
Finalmente sono giunto al completamento totale del lavoro di pubblicazione del settimo volume della saga “Le parole confondono”.
Anche la versione completa, comprensiva dei quattro episodi, è in prenotazione su Amazon e Google Play Libri.
La data di uscita prevista è il 30 novembre. Giusto in tempo per festeggiare il capodanno, ma dell’anno 2018, coi protagonisti della serie, che verranno così proiettati nel 2019.
La saga raggiunge un punto di equilibrio, dove la vita, dopo aver portato avanti gioie e dolori, fa una fotografia istantanea di tutto e, come nel finale di Ritorno al Futuro parte 1, un bel “To Be Continued” virtuale compare tra i titoli di coda.
La vita dei giovani uomini e donne, dei ragazzi, va avanti, alle prese con nuove sfide, nuovi amici, nuovi e inaspettati eventi. A questo punto, potremmo avere una infinità di storie da raccontare, partendo dal finale di quella appena conclusa. In un certo senso, è come se con il capitolo 7 avessimo appena partecipato al banchetto nuziale, si deve ancora entrare in sala dove ci sono un sacco di portate da degustare. Il tutto, però, potrebbe anche essere lasciato solo all’immaginazione del fedele lettore, di storica memoria kinghiana (esiste davvero un lettore fedele?).
Non so. Scriverlo, editarlo, correggerlo, scegliere una foto per la copertina, elaborarla, realizzare quattro volumi cartacei, pubblicare il tutto non è stata affatto una passeggiata, e chi vi ha detto che scrivere è facile, sappiate che vi ha mentito in modo spudorato. Non a tutti è data la possibilità di sopportare la sofferenza dovuta alla scrittura che si sviluppa in modo sempre più preciso e naturale, ma grazie a tante riletture e riscritture. Molti abbandonano questo calvario anche se ben preparati. Come dar loro torto. Se si fosse continuato solo per il successo di pubblico, avrei calato le saracinesche tanto tempo fa.
Ora immaginiamo, almeno per il momento, questa visione. Sergio, Francesco, i ragazzi de “Le parole confondono”, tutti insieme. Arriva la scena finale, i bambini fanno i ballerini, ridono, guardano gli adulti in modo felice e spensierato, gli adulti sorridono loro di rimando. Primrose Hill, la collina di Londra preferita da Francesco, è tutta in festa, si festeggia la primavera 2019. A un certo punto parte la musica dei Cold Play, prima piano piano, poi invade la scena. Si odono le note di “Viva La Vida”, il ritmo incalzante, ci sono tanti primi piani sparsi, su Sergio e Francesco, su Giulia e Andrea, su Monica e Salvatore, sui piccoli Francesco, Dario e Giorgio. C’è gioia, il tempo è buono, è il 21 marzo 2019, siamo a Londra. L’inquadratura si allontana da loro, sale verso il cielo, si vede l’immenso prato verde e pieno di alberi di Primrose Hill. La parola “Fine” non arriva, l’immagine viaggia per Londra, si sposta a Covent Garden dove ci sono di nuovo i ragazzi, foto, colori, battiti di mani, poi ancora una scena, stavolta in una stanza: due ragazzi parlano, e poi arriva la dissolvenza. La scena diventa buia, alcune parole sussurrate in sottofondo mentre il ritornello sfuma, continua, si ripete. Il quadro della TV da 54″ resta nero, compare la scritta: “tratto dalla saga familiare Le parole confondono, di Giovanni Venturi”, e poi si inquadrano un paio di scarpe, corrono, l’ambiente non è chiaro, poi una serie di sequenze e momenti della storia con la musica di Viva La Vida che si ripete e ci avvolge. Qualcuno è su delle montagne russe e Viva La Vita, la musica resta nei cuori, i volti di prima escono, con valige al seguito, presi dalla fretta, da un pullman della National Express, corrono verso delle porte a vetro che si aprono e li lasciano entrare.
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