
I dettagli si crede siano irrilevanti. Sono dettagli, per l’appunto, no? Roba insignificante. “Siamo più pratici, facciamo le cose con sentimento e lasciamo i dettagli ai precisini”, direbbe qualcuno.
I particolari sono importanti, sono quelli che fanno la differenza. Servono per costruirci sopra una storia narrata in modo decente e coerente. Certo, non sempre vanno mostrati al lettore. La cosa importante è che chi scrive li abbia in mente in modo chiaro.
A volte non basta una mappa vista sul computer per descrivere una strada, per ricavare il nome di un locale, per avere idea dell’ambientazione in cui è calata la narrazione, a volte è necessario conoscere il luogo in modo personale, esserci passato diverse volte, aver annotato i particolari, averne visto i cambiamenti nel tempo. Soprattutto se i personaggi del romanzo dovranno passare in quel tratto in diverse occasioni, oppure se vivono in una certa città che non è quella in cui si trova l’autore.
A volte, paradossalmente, faccio dei viaggi credo più per assimilare i dettagli che per il viaggio in sé. Pazzesco, no?