Felice anniversario con WordPress.com!
Ti sei registrato su WordPress.com 16 anni fa.
Grazie per averci scelto. Continua così.
Questo è il messaggio che mi accoglie stamattina.
All’epoca non sapevo tanto bene cosa fosse un blog e, soprattutto, perché lo si usasse. Oggi credo sia l’unico strumento valido per dire qualcosa ogni tanto, ma, come tutte le cose che diventano pubbliche, va usato con dovizia. Non sempre l’ho usato in tal modo, infatti poi alcuni post sono stati cancellati, altri sono restati, altri modificati.
Dopo 16 anni, non sono diventato un blogger di punta, non sono uno scrittore di successo, i più nemmeno sanno che esisto, ma questo era già stato messo in calendario 16 anni fa, non aprivo il blog per sfondare, lo facevo per ragionare ad alta voce verso un possibile pubblico.
Oggi è diverso. Tutti quelli che finiscono su Instagram, Facebook, Twitter, YouTube, Tik Tok, vogliono diventare di successo, virali, così magari possono sperare di venire chiamati da una casa editrice che gli propone di mettere il nome è cognome su un libro che qualcun altro scriverà per loro, oppure se lo pubblicano da soli e venderanno tantissimo solo per il fatto di avere un seguito da paura. Ed è il seguito a dare un senso alla scrittura, anche se una scrittura debole o scialba.
Io non voglio il successo. Non saprei gestirlo. Ci vuole un manager, forse più di uno, un ufficio stampa, un ufficio marketing, ci vogliono collaboratori di fiducia che ti tengano informato.
Ma il blog dà spazio?
Oramai tutto è sempre legato alla visibilità. Si legge sempre meno, in generale, non nel contesto specifico, quindi chi riesce ancora a pubblicare, ad avere la forza di promuoversi da solo e avere un discreto riscontro, ha tutta la mia considerazione e il mio plauso, faccio il tifo per lui/lei.
Io credo di essere arrivato al capolinea, almeno per il momento.
Tra un attimo organizzo il pre-ordine del mio ultimo libro e poi non so cosa succederà. Immagino niente di stravolgente rispetto a ieri, all’altro ieri e al due giorni prima.
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Intanto buon blogheanno, 16 anni sono davvero molti.
Riguardo la difficoltà di emergere quando manca la visibilità, d’altronde sappiamo che funziona così. E poi, credo che in termini di soddisfazione le venti copie vendute da “dilettante” quale sono (e relative recensioni positive ricevute) sono comunque un buon risultato proprio perché, essendo io un dilettante, ho ottenuto questo risultato solo coi contenuti e difficilmente si poteva fare di più.
Viceversa, pubblicare con un editore e vendere novecento copie mi avrebbe forse lasciato la sensazione di essere “fallimentare”, nel senso che se pubblicassi con un editore mi aspetterei di superare il tetto delle mille copie vendute (risultato tutt’altro che garantito, almeno a giudicare dai dati sulle vendite editoriali che periodicamente vengono esposte su qualche quotidiano).
Penso che il tuo approccio sia simile al mio, quindi diciamo che “va bene così”.
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Con un editore se non vendi almeno 10’000 copie, hai perso tempo.
Per il resto non mi accontento più. Vorrà dire che smetto di scrivere, tanto non cambia nulla. 🙂
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e grazie per gli auguri.
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Auguri! Ormai ragiono così: è sufficiente avere passione ed entusiasmo per le cose che si fanno e tanto basta. Che sia dedicare del tempo ad aggiornare un blog oppure scrivere con lena e tanta fantasia (come hai sempre fatto tu), l’importante è esserne fieri. I risultati, si sa, non sono direttamente proporzionali alle fatiche spese e ai sacrifici affrontati, allora godiamoci il percorso fatto. 😉
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Grazie!
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