Per autopubblicarsi occorre…
… occorre… occorre un testo interessante, una serie di lettori che se lo leggano in anteprima, varie revisioni, un editor e un pubblico e…
Un pubblico? Eh, be’, sì. Un pubblico, dei seguaci, gente che apprezza in modo disinteressato un testo, un’opinione, un’articolo dall’autore già da prima della pubblicazione.
Perché senza pubblico autopubblicarsi non serve a nulla. Bisogna farsi pubblicità da soli, fare un book trailer, investire su se stessi energie, soldi e tempo, ma sempre meglio che incappare in un editore a pagamento (si annidano come le mosche) o in un editore a cui devi anche venderli i libri tuoi per farti risarcire del diritto d’autore.
In questi ultimi mesi di latitanza dal blog mi sono visto gli aspetti tecnici che si legano alla realizzazione di un e-book fatto come si deve e quelli di una impaginazione per una stampa su PoD. E ho scoperto una cosa allucinante. Esiste un’altra lobby. I produttori dei caratteri tipografici. Sapete quanto costa usare un carattere carino? Un boato di soldi. Se vi autopubblicate dovete usare quelli che consiglia il vostro PoD. Se non li consiglia siete nei guai.
Adottare un carattere tipografico (pagando una licenza) vuol dire prevedere uno stile regolare, corsivo e grassetto e, in alcuni casi, anche uno stile corsivo grassetto. Quindi 3 o 4 stili per uno stesso carattere tipografico.
Prendiamo il Garamond. Diffusissimo. Sapete quanto costa usarlo alla luce del sole? 250 EUR o £ 350, a seconda di dove lo avete chiesto. Aggiungete a questo prezzo l’I.V.A. e moltiplicate il prezzo per i 3 o 4 stili del carattere tipografico e moltiplichiamo ancora per il numero di anni in cui prevediamo di tenere in giro il nostro testo.
Un e-book lo terremo in giro per molto tempo. Il PDF possiamo tenerlo in giro per far leggere ai nostri lettori un’anteprima dei primi 2 o 3 capitoli.
Sono 1230 euro all’anno se consideriamo i 250 eur a stile e prendiamo 4 stili per il nostro Garamond. Se vogliamo tenere in giro il testo per 10 anni sono 12’300 euro. Una rapina a mano armata. Se finiamo nelle grinfie di chi ne chiede £ 350 ci mettiamo stesi in terra e lì rimaniamo.
Poi c’è il costo della licenza della copertina.
Per fortuna che esistono alcuni caratteri tipografici gratuiti e alcune immagini con licenze libere. Il problema è che è molto difficile trovare un bel carattere tipografico e una bella copertina… E non crediate che questi due aspetti non contano. Il libro non è solo l’insieme di caratteri che compongono la storia. Un libro è:
- copertina;
- quinta di copetina;
- carattere tipografico usato;
- tipo di rilegatura;
- numero di pagine totali;
- qualità della carta;
- qualità della rilegatura;
- amore della scrittura da parte di chi scrive il testo;
- qualità della storia;
- qualità della forma del testo;
- qualità dell’editing fatto;
- qualità della correzione di bozze fatta;
- fama dell’autore;
- il sapersi presentare dell’autore (le presentazioni sono molto importanti quando non si è nessuno);
- fortuna;
- promozione del testo;
- ancora fortuna;
- prezzo di copertina;
- un book trailer stile cinematografico;
- ancora fortuna;
- recensioni obiettive varie;
- articoli passaparola su blog letterari;
- ancora fortuna;
- varie ed eventuali.
Insomma, autopublicarsi è bello, ma non è così banale come sembra.
Alla prossima.
Ho letto i dati che hai riportato nel post e ne sono rimasta sconvolta.
12mila e passa euro per il carattere in cui scriverai il libro?? Altro che rapina a mano armata, è uno strozzinaggio! E passa anche praticamente inosservato perchè, diciamocelo, chi penserebbe mai di dover sborsare un cotal capitale per un piccolo, innocente carattere?
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Sì vai dai circa 1000 ai circa 2500 euro all’anno a seconda se contatti un servizio di fornitura licenze o l’altro (sono 2 i grossi nomi sul mercato). In euro sono 250+iva all’anno a stile, in sterline sono di più…
Io ho ipotizzato 10 anni, ma in teoria puoi ritirare il libro anche dopo un anno oppure mai…
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