“Sono stato io” del collettivo Gruppo Nove è il libro ideale da leggere per l’estate. Io ho impiegato appena due giorni, ma solo perché iniziato a metà giornata.
Il testo è fluido e trascina pagina dopo pagina nell’intricato e anomalo caso di un omicidio.
Anomalo perché, diversamente dai classici gialli dove tramite indagini bisogna interrogare i sospettati e poi capire chi è stato il colpevole, in questo divertente testo i testimoni/sospettati si presentano di loro iniziativa al commissariato e si dichiarano colpevoli dell’omicidio del portiere di un condominio borghese.
E ce ne sono per tutti i gusti. Personaggi ben caratterizzati. Libro pieno di inventiva al punto che uno dei personaggi che si accusa del delitto del portiere Meo è un attore, ebbene la parte in cui c’è l’attore viene presentata come una sceneggiatura.
Avrei sempre voluto ambientare un romanzo in un condominio. Ci sono mille possibilità. Interazione tra personaggi potenzialmente tutti colpevoli.
Trama
Il commissario Dell’Anno è nei guai. Gli è stato affidato un caso delicato. Un omicidio senza cadavere. La salma è sparita dall’obitorio. E il morto, poi. Un uomo grigio, anonimo, ordinario. Il portiere di un condominio borghese. L’antitesi dell’uomo che si fa dei nemici, insomma. Eppure, una sfilza di potenziali assassini va a presentarsi alla polizia. Una grottesca processione di condomini, tutti ad accusarsi del medesimo delitto. L’agente Invernizzi e il criceto Sherlock accompagnano il commissario in un viaggio delirante, un’indagine in cui realtà e finzione paiono accavallarsi di continuo, lasciando sempre aperta la porta del dubbio. Qualcuno mente, di sicuro. E qualcuno no, di sicuro. Un gioco a cui tutti partecipano. A carte scoperte.
La mia idea
Il testo è divertente e leggero, coinvolgente. Incuriosisce il dipanarsi della vicenda surreale. I personaggi sono simpatici, ma lo è ancora di più il trio commissario Giampietro Dell’Anno, criceto Sherlock e appuntato Aldo Invernizzi.
Mentre il commissario ascolta queste storie veniamo trascinati dentro le vite di queste persone, di questi inquilini del condominio. La sexy psicologa Nora che ricorda Sharon Stone dei tempi di Basic Instinct. La nutrizionista russa, Gilda la barista, ecc…
E iniziamo a chiederci se davvero qualcuno di loro ha ucciso Meo, anche perché il cadavere è sparito dall’obitorio e senza autopsia non è possibile capire chi di questi potrebbe essere stato. A un certo punto ho pensato che il morto non fosse davvero morto e che magari se ne fosse tornato sui suoi piedi a casa, ma il morto è morto davvero e c’è davvero un assassino.
Per scoprirlo basta comprare il libro magari su IBS o farselo ordinare in libreria. Se siete in zona Napoli magari potete assistere a qualche presentazione ed entrare in possesso di una copia.
Peccato non sia disponibile in e-book.
Il libro mi ha ricordato Scontro di civiltà per un ascensore a Piazza Vittorio di Amara Lakhous. “Sono stato io” è buono come il libro di Amara Lakhous. Vale la pena comprarlo.
Dettagli libro
Titolo: Sono stato io
Autori: Gruppo Nove
Editore: Homo Scrivens
Collana: Polimeri
Pagine: 127
Costo: 12 EUR
ISBN: 9788897905288
Data di pubblicazione: maggio 2013