Intervista ai fondatori di WePub

Il 26 settembre scorso è nata una nuova casa editrice: WePub. Casa editrice dedita al digitale.

Ho contattato i fondatori e proposto una breve intervista. Non ho voluto rubargli tempo prezioso al gran da farsi che c’ è in una nuova casa editrice, anche se le domande avrebbero volute essere tante. Sono stati gentilissimi.

L’ annuncio è girato su Twitter. Uno di quei casi in cui la rete costituisce un efficace elemento di pubblicità se usato nel modo giusto. Questi nuovi editori sono alla ricerca di esordienti, quindi sono molto curioso di vedere i primi testi che usciranno da qui a qualche mese.

Potete seguire WePub su Twitter o su Facebook.

Ultima cosa e poi vi lascio all’ intervista. Una delle cose molto carine di questa casa editrice è che sul loro sito indicano il titolo del testo e l’ autore che in quel momento stanno valutando.

Sembra quasi superfluo dirlo, ma: «WePub non è una casa editrice a pagamento. Pensiamo che una casa editrice non debba in nessun caso chiedere contributi economici ai propri autori, ma che debba scommettere su di loro, premiandone il talento.»

Intervista ai fondatori di WePub

Giovanni: Salve e benvenuti nel mio piccolo spazio virtuale. Come nasce WePub?
WePub: L’idea di WePub nasce nell’ estate del 2010: il modo in cui le case editrici tradizionali stavano affrontando la sfida del digitale ci sembrava inadeguato, parziale. Noi nel digitale vedevamo – e vediamo – molte potenzialità, alcune ancora inesplorate. Fra tutte, quella di ridare spazio al destinatario ultimo di tutto il processo, il lettore, e di creare un rapporto più trasparente tra autore-editore-lettore.

Giovanni: L’editoria digitale in Italia non è messa benissimo. Secondo voi quali sono gli elementi che ne impediscono la partenza/diffusione?
WePub: C’è una certa ritrosia di fondo di fronte alla novità, come sempre. Poi certo il prezzo alto degli ebook reader non ne favorisce la diffusione, così come il numero di titoli disponibili in ebook in lingua italiana o il loro prezzo. Però le cose si stanno muovendo…

Giovanni: Vi occuperete solo di editoria digitale o avete in programma anche la pubblicazione cartacea in futuro?
WePub: Vogliamo concentrarci solo sul digitale. Non pensiamo che la carta scomparirà, assolutamente, però… niente carta nel nostro futuro!

Giovanni: Per il digitale cosa pensate funzioni meglio? Testi lunghi o testi brevi? Romanzi o racconti?
WePub: Non facciamo questo tipo di distinzione, per noi non è il supporto che fa il libro. Quindi dipende dal lettore: c’ è chi preferisce i racconti, chi i romanzi. Dal punto di vista commerciale, i racconti in digitale consentono di permettere al lettore di comporre una sua antologia – possibilità che offriremo sul nostro store.

Giovanni: Ottima scelta quella di preferire anche formati aperti come ODT. Usate software libero anche per realizzare gli e-book?
WePub: No, per la realizzazione degli e-book utilizzeremo software proprietari.

Giovanni: Grazie mille. È stato un piacere ospitarvi. Un grosso in bocca al lupo.
WePub: Grazie a te dell’ ospitalità! E, naturalmente, crepi il lupo…

2 pensieri su “Intervista ai fondatori di WePub

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