Incollo una email che ho ricevuto in risposta a una mia richiesta di recensione della raccolta di racconta pubblicata.
È chiaro che non tutti chiedono quello che c’è scritto di seguito, molti ricevono il file e lo dimenticano, altri lo leggono tutto e poi recensiscono, altri fanno diversamente, e poi c’è chi…
Ecco il testo:
«Buongiorno Giovanni,
per le recensioni su e-book chiediamo copia del libro e il pagamento di 20EUR+IVA. E’ inoltre possibile ottenere la segnalazione anche in home page e tramite newsletter agli iscritti, aggiungendo semplicemente 5EUR.In alternativa, si può inviare una recensione già pronta senza spedirci il libro, scavalcando quindi il nostro giudizio; in questo caso, la recensione verrà pubblicata con l’aggiunta della dicitura “Recensione fornita dall’autore“. Per questa opzione il costo è di soli 10EUR+IVA (oppure 15EUR con home page e newsletter).
Trovi i dettagli completi (compresi quelli relativi alle altre opzioni pubblicitarie offerte dal sito) alla seguente pagina …
Se qualcosa fosse di tuo interesse, sarò lieto di dirti come procedere.
Un cordiale saluto e a presto.»
Sono sempre più convinto che il vero business non è scrivere e pubblicare, ma recensire, insegnare a scrivere (il prezzo va dai 300 euro ai 3000 euro), mettere su un’agenzia di servizi editoriali (ce ne sono alcune che per 3’000 euro vi fanno arrivare a pubblicare per un Grande Editore e alcune che per 2’000 euro vi corregono solo il testo) o mettere su una casa editrice a pagamento (in questo caso fate miliardi).
A volte, autori e case editrici mi hanno scritto per ricevere recensioni, qualcuno mi ha addirittura inviarto senza prima chiedermelo file PDF, quasi quasi mi faccio pagare. Una ragazza ieri mi ha chiesto anche se poteva esporre un suo banner sul mio sito, quasi quasi le chiedo 80 euro per l’esposizione del banner per un anno… mmm facciamo 100.
Forse questo è quello che succede quando in Parlamento c’è gente che va a fare la gita a vita (chi 20, chi 40, chi 50 anni) coi soldi dei contribuenti? Caramelle pagate, sigarette pagate, tablet, biglietti al cinema, teatro, ristoranti, viaggi aerei e viaggi turistisci per sé e per famiglia. C’è anche chi per 800’000 euro all’anno va tagliando nastri, va a cene, pranzi di gala e fa il giro del mondo 365 giorni l’anno.
O forse tutto questo succede a prescindere?
Apperò!
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Gia’ e’ sbagliato di per se’ chiedere un pagamento per farti una recensione, ma che addirittura ti propongano di fartela da te e’ ridicolo.
Chi si compra un libro in base alla recensione positiva dello stesso autore?
Hai ragione quando dici che se uno e’ furbo potrebbe arricchirsi mettendo su un’agenzia di servizi editoriali. Lo facciamo insieme? 🙂
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Volentieri.
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Concordo. Fortunatamente ci sono anche persone diverse. Conosco una bravissima artista a cui vengono proposte spesso recensioni a pagamento dagli stesi autori (pittori e fotografi), ma lei lo fa solo gratis se davvero l’opera è di suo gradimento. Fortuna che queste cose esistono, altrimenti tutti saremmo artisti affermati.
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