Scrittore tra i più acclamati, controversi e originali dell’America di oggi, James Frey non ha scelto soltanto un personaggio o una storia per il suo primo romanzo, ha scelto un’intera città: El Pueblo de Nuestra Señora la Reina de Los Angeles de Porciúncula. Oggi, semplicemente, Los Angeles. Immane distesa di auto e individui, serbatoio infinito di illusioni e sogni infranti, immagine esplosa di una società, miraggio che si accende ogni giorno come un’insegna al neon, Los Angeles lancia il suo richiamo a tutte le anime perdute, perché vengano a consumare le loro storie nel suo abbraccio capiente. Come Amberton, il grande attore viziato, la cui passione segreta per ciò che non può avere potrebbe distruggergli la carriera; oppure Joe, il vecchio homeless alcolista e filosofo di Venice Beach, che per salvare una drogata rischia di morire nel gabinetto pubblico dove si è installato; o la coppia di giovani scappati da un buco di provincia dell’Ohio con duemila dollari e troppe cicatrici; o ancora Esperanza, che è americana perché sua madre l’ha partorita quindici metri dopo aver oltrepassato il confine messicano, e che per un solo momento di umiliazione rischia di perdere tutto. Frey li segue, ce li fa vedere da vicino e intanto allarga la nostra visuale ad altri personaggi e alla città, a perdita d’occhio, fino a che improvvisamente ci rendiamo conto di essere davanti a un Paese intero, a una cultura, a un momento storico. Potente conferma di uno stile unico, Buongiorno Los Angeles è un romanzo coraggioso e di trascinante lettura, smisurato eppure preciso in ogni frammento, crudo e poetico, scomodo e commovente. È il grande romanzo americano che aspettavamo da James Frey.
La mia idea
Un libro che ti dà una immagine di Los Angeles a 360 gradi. Puntando su quelli che sono i veri problemi della città, senza nascondersi dietro il fascino della città blasonata e nota solo per le stelle del cinema. Dà una descrizione cruda e senza mezzi termini della violenza della città e di cosa significhi viverci ogni giorno, parla del sogno americano, di arte, di bande, di attori che fanno film ultramiliardari con trame pessime.
La caratteristica di questo romanzo è il fatto che non c’è una sola storia, ma varie storie con vari personaggi che danno uno sguardo sulla città. Storie che ci incuriosiscono, che vogliono essere seguite a tutti i costi, dove la vera protagonista del libro è Los Angeles. E nonostante questa apparente insensatezza e frammentazione della narrazione, questa caratteristica diventa un punto di forza del libro e ne determina originalità nel ritmo e nella scrittura. Completamente assenti le virgolette dei dialoghi che sono mischiati al resto del testo. Assenza totale di rientri nell’e-book non so se per colpa di chi ha realizzato l’e-book oppure per mantenere anche in questo tipo di testo la coerenza con lo stile di Frey.
Da leggere.
Peccato la presenza del fastidioso DRM che continua a penalizzare chi ha comprato onestamente l’e-book.