
Quando scrivo qualcosa su facebook o su twitter mi sembra di essere un pazzo, una persona che cammina in strada ubriaca che parla da sola ad alta voce. Nella maggioranza dei casi nessuno replica mai.
Le possibilità son due: o non interessa quanto detto oppure nessuno l’ha visto. Così tanti messaggi da creare l’effetto contrario a quello voluto.
E il brusio di massa è questo. Continui messaggi che inondano la rete, le timeline di facebook e twitter, mi sa che si arriva a milioni di messaggi al giorno.
Immaginate facebook o twitter come una piazza e immaginate se ognuno dei messaggi mandati da qualcuno per esprimere un’opinione su qualcosa, per dire di come ci si sente quella mattina potesse prendere corpo e parlare. Immaginate l’effetto catastrofico che farebbe? Sarebbe un intenso e ininterrotto brusio di sottofondo (che poi tanto di sottofondo non sarebbe) per 24 ore al giorno. Tutti a parlare da soli e ad alta voce. Sarebbe la fine.

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E quando poi uno scrive, mezzi come twitter e facebook sono una distrazione eterna. Lo è internet in generale: controlla i messaggi di posta elettronica, vedi se qualcuno ha replicato al tuo status, al tuo tweet e se l’ha fatto magari replica a tua volta, se non l’ha fatto ti chiedi perché, poi vedi se c’è qualche notizia che merita interesse, ecc… Non si finisce più. Si passano due ore buone a fare… NULLA. Le si sottrae a qualsiasi altra attività: una nuotata in piscina, un’ora di esercizi fisici, due chiacchiere con un nipote (se mai non fosse drogato dall’uso del PC e dei videogames), due ore di scrittura, di lettura, un film, una serie televisiva buona oppure… due ore a stare in poltrona fermi a osservare il cielo o magari a stare fermi al lungomare a respirare l’odore della salsedine.

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Un brusio di massa, caratteri digitati su milioni di tablet, iPhone, iPad, cellulari, smartphone per dare voce al proprio io, per dire: “Ehi, guarda che io esisto, non mi vedi?”.
C’è chi di facebook e twitter ne fa una droga e diventa una tragedia se nessuno risponde, gente che lascia facebook senza alcuna privacy e riporta tutta la sua vita direttamente nei server dell’NSA, foto… centinaia di migliaia di foto dei figli, del picnic, di tutto e di più… manca solo la foto o il video mentre si defeca, poi c’è tutto.

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In alcuni casi ci sono anche case editrici su twitter, ma per loro diventa un mezzo sterile a una via. Non rispondono a nessuno e i loro messaggi inutili del loro ultimo libro pubblicato diventano una estensione della newsletter a cui ti trovi iscritto senza saperlo solo perché li hai contattati mezza volta per una notizia.

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È un continuo brusio di massa che distrae, distrae e distrae.
Ci vorrebbe una giornata dedicata al silenzio della natura, al non correre più, allo stare fermi al lungomare in silenzio a osservare il mare, a posare il viso sul muretto e chiudere gli occhi e sentire magari gli uccellini cantare, il mare ingrossare senza farsi geolocalizzare e mandare la foto su nessun social network.
Silenzio.

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Sono pochi i miei contatti di facebook che “partecipano” ai miei pensieri.
Molti mi hanno richiesto l’amicizia solo per farsi pubblicità a qualche pagina/gruppo/iniziativa (e sono stati rimossi…).
Altri scrivono perchè vogliono essere al centro dell’attenzione.
Comunque non penso proprio che sia peggio della “vita reale” (dove ci si fanno le canne, si corre in auto, ecc.).
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Per un disguido, in vacanza non ho potuto usare la connessione dati: fuori da tutto. Fb, Tw, Blog, mail…
Ma lo sai che, forse come mai mi era capitato, mi sono goduta in pieno sole, mare e letture?
Il vero segreto per il relax puro! 🙂
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Infatti
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