
…te stesso, soprattutto se è uno scrittore. Nell’75% dei casi il senso estetico e narcisistico che è in lui/lei raggiungerà vette impressionanti e se da scrittore vorrai confrontarti con lui/lei abbine paura. Solo lui/lei sa scrivere meglio di te, ti guarderà dall’alto in basso con disprezzo, perciò quando incontri un altro scrittore, un’altra scrittrice, pensa di amare come ameresti te stesso. E se non sai amarti, impara con quell’75%.
Perché in 75 casi su 100 te la vedrai brutta. Se sono editor allora la percentuale potrebbe salire anche all’93% o magari cala sotto l’65%, forse.
T’è mai capitato (se sei uno scrittore) di essere invitato, senza che te lo chiedessero, su loro gruppi o a loro pagine su Facebook? Metti che accetti e poi li inviti a tua volta nel tuo gruppo/pagina… vedrai che non accetteranno, si rimuoveranno.
Oppure quegli scrittori che vanno seguendo il mondo intero su Twitter e poi appena ricambi loro smettono di seguirti mezzo secondo dopo?
I peggiori sono gli scrittori pubblicati da piccole case editrici che non ricevono gran promozione… Perché quelli pubblicati da grandi case editrici se la cantano e se la suonano, anche se poi fanno vedere che loro non credono di tirarsela. E d’altra parte è vero, se sono dove sono ci sarà un perché? La grande casa editrice ha un ufficio stampa, ha un ufficio marketing, che lavorano per lui quindi non c’è bisogno di sbattersi tanto per vendersi.
Meglio essere sempre umili e non curanti. E amare. Oppure incontrare quel 25% che non fa paura e che sa condividere e rispettare il lavoro altrui. Non ti pare?
Ama il prossimo. Non questo, il prossimo.
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Io amo il precedente. Commento, quello di Angelo! 😀
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🙂
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