
Di recente mi sono imbattuto in un blog vetrina di e-book. Niente articoli su qualsivoglia argomento. Una vetrina pura e semplice, anche carina da vedere. Pensa e ripensa e mi sono detto che faceva effetto trovarsi il “catalogo” dei propri lavori narrativi tutti insieme in un sito chiaro e pulito. Non c’è niente di meglio per pubblicizzarli.
Spesso mi chiedo se chi arriva su questo blog riesca a trovare i miei lavori (nell’ipotesi che cerchi questi 😀 ), se la struttura non sia caotica, troppo disordinata. Se si capisca qualcosa o si percepisca il desiderio di scappare a gambe levate perché qualcuno pensa che io sia acido, poco social, polemico. Condivido poco sui social perché ci sto poco, non perché abbia antipatie, sia ben chiaro, e poi sono un tipo riservato, che ci crediate o no. Non mordo. Chi mi conosce bene sa che mi piace scherzare.
Così mi sono messo di pazienza infinita e ho radunato i miei 9 e-book – caspita sono proprio 9! – sotto un unico tetto, ovvero: ilibridigiovanniventuri.wordpress.com.
Messe così in vista tutte le mie storie con quei 9 articoli è stato bello, cioè mi sono detto: “Ma davvero ho pubblicato 9 e-book, 5 dei quali sono romanzi complessi (e anche lunghi in alcuni casi)? Un bel traguardo, non c’è che dire”. Che poi non è che si sia raggiunto Il Pubblico, quella è un’altra storia.
Vi piace il sito vetrina? È più chiaro? Datemi le vostre impressioni.
Magari potrei partire aggiungendo lì link dove regalo tutti i miei e-book e fare così anche coi nuovi prodotti previsti, senza più affidarmi a book store dove sei un numero e basta, un numero che se vende vieni considerato e ti propongono in newsletter e offerte, altrimenti polvere eri e polvere rimani, anzi in alcuni casi vieni penalizzato (scegliere il Kindle Direct Publishing Select per aderire al Kindle Unlimited mentre Amazon continua a far approdare sulla propria piattaforma finti e-book che guadagnano in un network chiamato clickfarm dove si prendono in prestito gli uni con gli altri e simulano la lettura di tutto l’e-book).
Il mio è un delirio? Può darsi. So bene che se mi mettessi a vendere/regalare e-book tramite il mio sito vetrina nessuno si accosterebbe. Nessuno si fida. Non sono di certo Google, Apple, Amazon. Non è che io non lo sappia. So anche di più. Se su Amazon nel primo mese di pubblicazione qualcuno può pure trovarti (ammesso che nei primi cinque giorni dall’uscita tu abbia venduto a raffica), un blog disperso nella blogosfera come viene trovato? Diventerei ancora più invisibile. Sparirei proprio. Mica pizza e fichi?
E poi è scientificamente provato che regalare e-book non serve a nessuno. Non serve a un lettore. Gli e-book regalati non hanno alcun valore. Non solo, ma fanno male pure all’autore, e non perché non ci guadagna, ma perché lo fanno disperare, piangere. Viene affrontato tutto con un donwload anonimo e col conseguente certo silenzio per una recensione che non approderà non oggi, né tra un secolo. Ci fosse un riscontro, un contatto, allora ne varrebbe anche la pena, ma i riscontri gratuiti a volte possono anche essere pericolosi.
Una vetrina con e-book sempre gratis tutto l’anno la immagino come un supermercato che dà cibo gratuito, magari anche buono, ma solo perchè dà cibo gratuito la gente passa e riempie le buste, le borse, i carrelli, all’inverosimile, prendendo anche quanto non serve come se dovessero provvedere dieci volte tanto al numero di persone con cui abitano.
Poi magari tornati a casa dallo store si mette il cibo nella dispensa perché già si ha di che mangiare per almeno una settimana. Si scorda l’abbuffata di cibo di cui ci si è fatto provvista. Passa un mese e il cibo è marcito. Lo buttano. Tanto era gratuito. Non arriveranno mai recensioni da un e-book a 0 euro. Le uniche due che ho avute sono arrivate da chi era già mio lettore e che avrebbe probabilmente comprato l’e-book anche a prezzo intero, o mai. Forse perché sono una peste? Perché penso in modo negativo tutto il tempo e spingo le persone a detestare il mio pessimismo cosmico leopardiano? Boh, non saprei. Può darsi, non saprei. Oppure c’è un altro motivo molto più semplice e ovvio.
Per il momento quella home page mi fa sorridere e mi dà motivo per pubblicare altro. Gratis? Solo lì? Solo lì gratis per lettori selezionati della mia newsletter? A pagamento solo lì tramite donazione Pay Pal?
Se continuo a scrivere, e magari pubblicare, non è perché ho uno zoccolo di lettori. Io non ho nulla e nessuno (nel senso che rispetto a 1000 lettori io non nemmeno un 10% di questi 1000, qualcuno per mia fortuna crede in me e ci sta ed è presente ed è così bello scambiare messaggi che sarebbe dura se non ci fossero più) e più si va avanti, più si perdono pezzi per strada. Pare sia scoppiata la bolla del self-publishing. È finita, ragazzi cari. O si spendono 2’000-3’000 euro al mese in pubblicità seria, invasiva e potente o l’unica certezza che rimane (e che ho) è che arriverà quel brutto giorno in cui non ci sarà nemmeno più un lettore ad attendere trepidante le mie storie. Non perché andrò scadendo (almeno non ancora, non sono King che ha scritto 70-80-90? storie e messe in libri poi pubblicati in dosi di due all’anno), ma perché saranno arrivati così tanti milioni di e-book e magari pure gratis che sarà l’inizio della fine e magari la gente che legge davvero sparirà. Magari sta già iniziando a succedere in questo momento, mentre chi ha avuto la forza di leggersi tutto l’articolo ci starà pensando. E a fine articolo qualcuno penserà: “Ma questo Giovanni Venturi che accidenti vuole dire con questi articoli?”. Nulla. Sto provando a immaginare un futuro.
Collegatevi su ilibridigiovanniventuri.wordpress.com e poi tornate su questo articolo a dire la vostra, oppure ditemi che non sono brutto e antipatico 🙂 .
Ah, scordavo. Per festeggiare il negozio virtuale dei mie e-book su Amazon ho messo in sconto tutto il catalogo dei romanzi. Si va da 99 centesimi ai 2,99 euro. I link? Be’, basta andare sul nuovo negozio.
Ottima idea quella della vetrina! 😀
Perché non metterla come primo link nel menù? Là in fondo, poverina, non la vede nessuno. 😉
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Va bene, grazie per il suggerimento 🙂
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Non è che la bolla del self publishing sia scoppiata, è l’offerta è vastissima ma i lettori non sono infiniti e la loro velocità di lettura non è supersonica. Io, che pure non mi lascio prendere dagli acquisti compulsivi, ho la libreria di Kindle strapiena di ebook ancora da leggere (ci sono anche i tuoi titoli, eh). Se poi aggiungiamo gli epub vari e i cartacei, mi rendo conto che probabilmente ci saranno libri che non leggerò *mai* pur avendoli acquistati.
Farsi acquistare un ebook è facile ma la ‘gara’, se vuoi essere letto, è mettersi davanti nella libreria del Kindle. Sai quante volte ho aperto la libreria, ho scorso gli ebook e poi magari al posto di un romanzo lungo e impegnativo ho optato per l’ultimo (veloce e divertente) racconto di Stross?
Bello, a proposito, il nuovo sito vetrina. È tutto ordinato e chiaro, mi piace molto. Ci hai messi link e informazioni ma anche le recensioni. Mi sembra perfetto.
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Grazie. La bolla è anche scoppiata per il fenomeno di Amazon KU e su Amazon in tutti gli store (era un fenomeno solo USA ma è arrivato da un po’ anche in Italia) dove trovi finti libri che inficiano la visibilità dei veri libri. Ti accorgi che sono finti perché se ne apri uno vedi una cozzaglia di parole senza significato. Sono convinto che ci sia un programma fatto al computer che usa le parole del dizionario italiano e le spara dentro usando una funzione di accesso casuale al dizionario e possono immettere nello store e-book di quante pagine vogliono con pochi clic e poi la rete fatta da questi signori, magari coi loro finti account, inizia a scaricare questi finti libri tramite KU per spillare soldi ad Amazon che a volte li premia pure con le Kindle Star e vedi in classifica cose che in realtà non hanno senso e se è vero che ci sono troppi libri, questo fenomeno, che praticamente è un worm nello store di Amazon, ci mette anche il suo carico. La società non fa nulla per debellare il fenomeno e quindi diventa tutto abbastanza inutile se bisogna mettersi a combattere contro i fantasmi. Già è difficile farlo normalmente perché come dici tu ci sta troppo troppo e troppo, ma in queste condizioni è pure peggio, impossibile.
Ci credo che al romanzo lungo preferisci il racconto breve 🙂 . Anche io certe volte perdo il gusto per la lettura e inizio a cambiare ebook di continuo senza trovare pace.
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leggi questo articolo: https://davidgaughran.wordpress.com/2017/07/15/scammers-break-the-kindle-store/ L’autore è spesso tornato sull’argomento, ma nulla. A Seattle li premiano addirittura.
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Ah ah! Fantastico. Comunque se ho capito bene non è (per ora) un fenomeno italiano. E, anche se non si vedono grosse alternative, non c’è solo Amazon. E non c’è solo la classifica.
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No purtroppo ci sta pure in Italia, non è diffusissimo, in Italia Amazon ancora non assegna Kindle Star, ma tieni in mano e tra un anno premieranno anche gli scammers italiani. Misi il link nel mio articolo su KU.
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Dai, quando sarà il momento boicotteremo tutti Amazon e Bezos andrà a fare il cameriere. 😉
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Muahhhhh 😃 il fatto è che affidano troppe cose a processi automatici che ovviamente falliscono in modo misero. Stessa cosa per le recensioni quando l’utente mette una stella perché dice che non è riuscito a scaricare l’e-book, oppure perché il cartaceo non gli è mai arrivato. Hanno iniziato a correre un po’ si ripari sui vari store obbligando a comprare un tot dollari/sterline/euro di cose fisso all’anno per poter recensire, ma di certo il sistema automatico di verifica delle recensioni fa acqua, per quanto sia migliore di store come quello di Kobo dove credo non ti faccia sistemare la recensione se hai scritto male. Sanno loro come si regoleranno, ma in America gli autori si trovano spesso in situazioni anomale scatenate da questi controlli automatici a cui Amazon crede come una fede religiosa. Boh.
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Una buona idea. Io avevo pensato di usare Wix, ma per il momento ho accantonato tutto. Non so. L’unica cosa che provo a fare di questi tempi è infilare nei miei post le copertine dei miei lavori 😉
Risultati? Zero come sempre. Ma va bene lo stesso.
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Ah, certo. Per muovere le masse bisognerebbe scrivere romance con pseudonimo femminile. Un romance fatto di 4-6 volumi, una serie, magari. Però non sarebbe nelle nostre corde. Non verrebbe come quello che fa classifica. Per il momento va così. 🙂
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Wow ma quanto mi piace il nuovo sito-vetrina, complimenti! E’ tutto bello ordinato, con le copertine e le info ben visibili, hai fatto uno splendido lavoro. E quanto hai scritto e pubblicato, accidenti!
Sul resto concordo, mai più libri gratis.
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Grazie mille 🙂
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