
Un autore indipendente è davvero indipendente se non concede esclusiva a nessun book store, anche se di recente, sempre più spesso, i vantaggi a essere solo su Amazon sono alti: Kindle Unlimited, Prime Reading, 5 giorni su 90 il prezzo a 0, book store dove si vende per l’80-90%.
Ma è possibile che, per questioni di visibilità, si rinunci all’indipendenza legandosi a un solo distributore pur dichiarandosi indipendente?
A me questa cosa non è mai piaciuta, ma capisco benissimo chi sceglie di essere solo su Amazon. Ci sono dei benefici se uno sa giocare le proprie carte. Io le carte non le so giocare quindi non so giocarle anche se presente su altri store. Sono persino su store tedeschi dove la lingua italiana dovrebbe interessare, ma se non ci rende visibili con un proprio metodo non credo che nessun distributore decida di farlo per me.
Oggi voglio informarvi, per chi non sapesse, che i miei e-book sono su Amazon, su Giunti Al Punto (insieme ai cartacei), su Google Play Libri, su Apple iBookStore e su Kobo/LaFeltrinelli/Mondadori Store.
Non credo questo possa importare più di tanto. Ci stanno così tanti autori su LaFeltrinelli. Se non si è in vetrina è come non esserci.
Pazienza.
Volete un mio romanzo gratis? Se lo leggerete e mi farete sapere cosa ne pensate, nel bene e nel male, con la dovuta sensibilità, ve lo regalo.