Buon… Natale 2021

Il Natale cos’è? Non è certo l’inno alla divisione, o all’allontanamento, o all’accoglienza dei naufraghi per poi delirare e allontanare il prossimo. Non si possono usare due pesi e due misure.

Il Natale non è commercio. Lo può anche essere, ma non è quello che dovrebbe caratterizzarlo in maniera esclusiva, e non è nemmeno feste forzate con parenti che si detestano e di cui non si condivide nulla, ma se la festa, il pranzo insieme, il cenone, è capace di riunire, di curare le ferite, può essere quello il senso di augurare un buon Natale.

Perché questo articolo?

Il Natale di tanti tanti e tanti anni fa iniziai a costruire un presepe con mio padre. Comprammo una base fatta di legno compensato, prendemmo del legno da una cassetta di frutta vuota che avevamo per farne lo scheletro. Usammo chiodi, colla, comprammo del sughero, il muschio ricordo ancora ne trovammo tanto in montagna, acquistammo dei pastori, ma solo alcuni di creta, perché costavano molto. In creta prendemmo il panettiere, una figura che oramai, inconsciamente, esiste fissa nei miei romanzi. Questo panettiere in creta è accanto a un forno illuminato sotto da un led rosso che simula la fiamma del forno, la simula bene perché si muove.

Ci sono tanti dettagli dentro questi ricordi. Mia madre che tagliuzzava della stoffa per i vestiti appesi della lavandaia, accanto a un pozzo con tanto di secchiello, creò le scritte di “Macelleria” e “Osteria”. Certo, all’epoca di Gesù non credo esistessero delle scritte a mo’ di insegna, però oggi ci può stare.

Ecco, ora che ricordo meglio, in creta comprammo anche anguria, cipolle, salsicce, pezzo di carne da esporre fuori la macelleria.

Usammo anche della casette che mi regalò da bambino mio zio Gennaro, il quale mi invitava a casa sua ad ammirare i suoi maestosi presepi che iniziava a mettere su credo dal inizio del mese di settembre.

Con mio padre feci lo scheletro, come ho già detto. Il presepe è a due piani e, diversamente dalla tradizione, la grotta è al secondo piano. I due piani sono uniti da un salita su cui ci sono i pastori che salgono a piedi e c’è anche un carretto con le botti di vino.

I presepi fatti bene mi piacciono tanto, adoro quelli dei fratelli Capuano, siti in Napoli. Se passate per Via dei Tribunali chiedete dei fratelli Capuano. Hanno realizzato opere anche per il re di Spagna. Io resto incantato anche dieci minuti a guardare lo stesso presepe.

Sul mio c’è la cometa di carta gialla, angeli ai lati della grotta, bue, asinello, Giuseppe e Maria ai lati della culla fatta di paglia del piccolo Gesù e tanti pastori, davvero tanti.

Io e papà (che oramai sono alcuni anni che non c’è più) sistemammo pezzi di cartone spesso dentro gli ambienti interni per separare gli uni dagli altri, e dietro di essi inserire dei led per illuminare l’ambiente.

C’è un pastore che mi piace tantissimo. Un ragazzino che solleva lo sguardo e, ammirato, osserva la stella cometa.

Questo presepe è rimasto intatto tanti anni. È l’ultimo, forse uno dei pochi e più significativi, ricordi di qualcosa costruita insieme a mio padre e mia madre.

Ne realizzai un video l’anno scorso ma non l’ho mai pubblicato. Dicono sia troppo lungo, inadatto ai famosi 10 secondi di cui la gente concede al generico video YouTube.

Quest’anno l’ho pubblicato. In anticipo, direte voi. Perché c’è bisogno di augurare il Natale di unione e amore. È da troppo tempo che ci sono divisioni. E perché è una sorta di omaggio a mio padre. Non penso che per gli omaggi ci debba per forza essere una data. Immagino che forse otterrà una o due visualizzazioni e nessuno resterà lì a vederlo per intero. Pazienza.

A questo indirizzo il video del mio presepe: https://youtu.be/sl-P0ZzDJdk.

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8 pensieri su “Buon… Natale 2021

  1. Marina

    Che dire, Giovanni, mi hai fatto commuovere: l’omaggio reso a tuo padre è bellissimo. Mi ha ricordato quello dedicato a mio nonno, di qualche anno fa, che parlava anch’esso di un presepe. Le tradizioni che uniscono e non si dimenticano. E hai fatto bene a pubblicare il video, è molto suggestivo.

    Piace a 1 persona

      1. Forse è “colpa” mia. Stavo rispondendo al tuo commento e non so che ha combinato e ha messo il tuo commento in spam, l’ho recuperato e forse ti ha cambiato il nome. Ora l’ho sistemato. Il nuovo commento compare con il nome giusto.

        "Mi piace"

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