L’altro ieri si è svolto il primo reading napoletano per alcuni autori di Perrone LAB. Mi sono occupato personalmente dell’organizzazione, coordinato con la redazione di Perrone LAB e con la libreria Ubik, composta di un personale gentilissimo e disponibile. Mi sono divertito un mondo dopo essermi rilassato un po’, sì perché in realtà temevo di ritrovarmi con una saletta vuota a cercare di leggere dei racconti di cui non so quanto potevano piacere o meno, anche perché, come ben si può immaginare, non tutti hanno gli stessi gusti e leggere non è da tutti. Un bel testo letto male diventa noiso oltre che noioso e noioso e noioso 😀 .
Grazie al mio amico Marco Marsullo ho avuto la possibilità di sentire letti due dei miei testi da Matteo Mauriello, un attore di teatro giovanissimo. La sua lettura ha aperto le sfaccettature del testo che altrimenti non ci sarebbero mai colte e ha reso il mio racconto “Lontani dal mondo” qualcosa di divertentissimo e devo dire che sono rimasto io stesso felicemente sorpreso 🙂 . Matteo si è prestato alla lettura di ben cinque dei nostri testi arricchendoli di gestualità, con l’impostazione giusta della voce che è tipica di un attore di teatro. Premettiamo che si partiva da racconti già buoni di per sé 🙂 , spero me lo si conceda.
Grazie Marco e grazie Matteo.
Gli autori e LAB
Eravamo in tre, io, Cristina Maria Russo ed Elèna Italiano. Abiamo pubblicato dei nostri racconti sulle antologie di Perrone LAB, per la precisione nelle instant anthology de “I luoghi”: treno, bar, cucina e albergo. In pratica si trattava di scrivere un racconto con ambientazione definita dal luogo che dava il nome all’antologia e di non andare oltre le 3 cartelle, ovvero 5400 caratteri. Un ottimo esercizio per la scrittura. All’inizio non riuscivo a scrivere racconti così brevi, poi ci ho preso un po’ la mano, anche perché ho imparato che in genere bisogna sempre essere più brevi possibili nella scrittura, eliminando tutto quello che è superfluo e rallenta il ritmo della stessa, così, partecipare a un concorso mensile dove ci sono questi vincoli, aiuta a scrivere sicuramente meglio. Qualche giorno fa ho saputo che compaio anche nell’antologia “In albergo” in pubblicazione in questi giorni 🙂 . Ho fatto centro 4 su 4. 🙂 .
La chiamata alle armi
Per rendere l’evento una cosa non per pochi intimi, mi sono dato da fare cercando di invitare amici vari, creare un evento su Facebook, fare dei volantini da distribuire… Sì, si sa le persone tendono a dimenticare ore, giorni e luoghi 🙂 . Ho fatto un piccolo file PDF con OpenOffice, l’ho stampato e l’ho portato alla liberia Ubik, poi ne ho dato varie copie ad amici in giro. È stata dura, alla fine ognuno tirava fuori una scusante per non esserci. Potrei stilare un elenco di almeno una cartella intera con le motivazioni più disparate e incredibili, ma evito di annoiarvi. A quel punto ho temuto davvero il peggio. Sarei stato tristissimo se davvero non ci fossero state più di tre persone e invece nella saletta al secondo piano della libreria Ubik in Via Benedetto Croce, 28 era piena 😀 : c’erano circa 30 persone 😀 . C’erano quelle giuste e le più importanti, dai. Paola, Gaetano, Angelo, Libera, Giuseppe, Marco, Virginia, ecc… Mi ha fatto molto piacere avere anche qualcuno della bottega della scrittura di Homo Scrivens come Gabriele, Giancarlo, Giuseppina, Aldo che ringrazio mille. Quest’ultimo ci ha presentati al pubblico visto che conosce bene me e l’editore e visto che non sapevo in che modo iniziare e cosa dire 🙂 . È stata una bella esperienza, davvero e dal pubblico abbiamo avuto i complimenti tutti e quattro.
I racconti e il pubblico
Forse abbiamo letto un po’ troppe cose. Il mio terrore era quello di annoiare il pubblico in lunghe letture. Certamente un po’ di interazione in più andrà fatta la prossima volta. I racconti delle altre due autrici mi sono piaciuti e in particolare “Un giorno fortunato” di Cristina Maria Russo (antologia “Al bar”) reso ancora meglio dall’interpretazione di Matteo. Uno degli uditori ha detto che Matteo con la sua lettura ha fatto sentire l’odore del gas che usciva dai fornelli del racconto per davvero.
Quando ho letto il mio racconto “Regalo di Natale” (tratto dall’antologia “In cucina”) ero un po’ teso. Era la mia prima lettura ufficiale in pubblico, poi è un racconto a cui mi sento molto legato perché frutto di un lavoro più lungo che non so se riuscirò a portare in libreria. Non sempre tutto ciò che si scrive va necessariamente pubblicato e poi sono molto esigente nei miei stessi confronti 🙂 . Alla fine, l’ultimo paragrafo mi fa sempre lo stesso effetto, quello di commuovermi un po’, infatti l’ho letto lentamente per stare tranquillo, anche se il vociare dei bambini al piano terra in sottofondo mi ha in parte distratto. Certo non era costante, però per alcuni momenti c’è stato.
Quello tratto dall’antologia “In albergo” l’ha letto solo Cristina Maria, mente io non ho voluto nemmeno darne l’incipit visto che è un racconto molto particolare. Se avete voglia di sapere di cosa parla comprate l’antologia che uscirà a giorni perché sono timido 🙂 .
Oltre ai racconti nostri delle antologie abbiamo letto rapidamente in conclusione gli incipit dei racconti di Stefano Mascella (“Il centro della casa”), Rosalia Messina (“Il segreto della zia Carmelina”), Giuseppe Pavich (“Mani in pasta”) e Giovanna Astori (“Centosettanta giorni all’alba”). Su quest’ultimo mi sono soffermato a tesserne qualche lode, mi perdonino gli altri, ma mi è davvero piaciuto molto il modo in cui è stato reso dall’autrice, assieme a quello di Rosalia.
In fine tra dal pubblico è giunta la domanda: “Ciò che scrivete è inventato? Quanto delle vostre esperienze c’è dentro?”
Grazie. Volevo ci fosse chiesto 🙂 . Per quel che mi riguarda, “Lontani dal mondo” viene fuori da una esperienza vera, riadattata alla forma del racconto, mentre gli altri miei due racconti sono frutto di pensieri e immaginazione. In particolare “Ricordi” (antologia “Al bar”) mi ha emozionato anche mentre lo scrivevo dandomi un pugno alla stomaco nel finale come credo lo abbia dato a chi leggeva, lasciando per quanto possibile un finale aperto in cui si potrebbe configurare un’opera di più ampio respiro. Viene fuori da un’idea che ho dentro da un po’ e mi piacerebbe focalizzarla davvero.
A fine reading abbiamo raggiunto l’amico Aldo in pizzeria e questo è quanto. 🙂
Dove trovo i racconti e le antologie?
Il mio racconto “Lontani dal mondo” lo trovate qui nel mio blog nella sezione “Scritti“, gli altri sono nelle antologie aquistabili anche presso la libreria Ubik, per chi è in zona. “In albergo” sarà prenotabile questa settimana immagino, appena sarà uscito.
Novità
Ho annunciato, inoltre, la prossima pubblicazione di “Geografia del mistero: Napoli” dove comparirà un mio racconto su una casa infestata da fantasmi in via Santa Lucia. Un racconto lunghetto. L’antologia sarà pubblicata da Perrone LAB e se ne prevede l’uscita tra fine mese e inizio febbraio, la data potrebbe essere l’11 febbraio prossimo. Seguiranno a questa alcune presentazioni. La prima delle quali sicuramente al Penguin Café in via Santa Lucia stesso 🙂 .
L’antolgia è curata da Giuseppe Cozzolino, fondatore dell’associazione Mondo Cult e di Napoli Noir.
Titoli di coda
Infine siamo comparsi anche su Italia News, su Napoli Bit, su Napoli Motus e su Tutti In Piazza grazie alla segnalazione di Elèna e, ovviamente, sul sito Ubik. Ringrazio Virginia, responsabile della libreria Ubik, Giulio Perrone e Raffaella Pane grazie ai quali è stato possibile realizzare il reading visto che mi hanno pubblicato e hanno accettato con piacere l’idea del reading, e tutte le persone che ho dimenticato di menzionare in questo lungo e noioso articolo 😀 .
Alla prossima.
Complimenti a te, Giovanni, per l’intraprendenza e agli undiciparolieri napoletani per il successo ottenuto! Noi milanesi ci proviamo il 12 febbraio, e speriamo ci vada altrettanto bene…
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Grazie Giovanni per l’organizzazione, per il resoconto, e per le lodi al mio racconto! 😀
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Grazie ragazze, è stato bello, peccato che non c’eravate vi siete perse un bel reading e una bella pizza 🙂 . Sarà per la prossima volta. Annamaria andrà sicuramente bene. La presenza dell’attore di teatro nella lettura dei testi è stata sentita quindi se riesci a trovarne uno vedrai che il testo otterrà un maggior effetto. Salterà dalle pagine 😉 . In bocca al lupo.
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Sono contenta che il reading sia andato bene. Mi è molto dispiaciuto non potere essere presente. Ti faccio i miei complimenti, ti sei mosso con entusiasmo e passione, che è proprio il modo giusto per fare le cose.
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Grazie Leila, quando mi metto in testa una cosa per me importante smuovo mari e monti, poi l’ho preso con molto relax da un certo momento in poi e allora mi sono davvero divertito 🙂 . Sarà per la prossima volta, dai.
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Matteo è l’amico di un mio amico e si è messo a disposizione, non so in genere quanto costerebbe se fosse un estraneo…
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Lo spero anch’io.
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