
Ecco, arriva direttamente dal blog di Rosalia Messina. Se volete, potete consultare l’originale che troverete a questo indirizzo.
Ha proprio ragione, Giovanni Venturi: le parole confondono. Sono un mezzo imperfetto di comunicazione, trasmettono il pensiero in modo impreciso; nella ricezione, poi, arrivano distorte e possono essere travisate. Però non abbiamo molto altro, a disposizione, se vogliamo entrare in contatto con le persone che ci circondano. E perciò parliamo, chiacchieriamo, insultiamo, lodiamo, arringhiamo, blandiamo, mentiamo e riveliamo. E molto altro ancora: tutto con le parole. Perché Giovanni Venturi − come del resto è naturale per chi scrive − ha una passione per le parole, che entrano nel nome del suo blog letterario, “Giochi di parole… con le parole”.
In questo romanzo di formazione (l’e-book è disponibile su Amazon, Kobo, inMondadori e Google Play Libri), Giovanni Venturi – già autore di racconti e poesie inserite in volumi antologici, della raccolta “Deve accadere” e del racconto onirico “Viaggio dentro una storia”, tutti pubblicati come e-book − ci racconta l’adolescenza inquieta di Andrea Marini, partendo da quella che potrebbe essere la fine, la fine della storia e della vita ancora acerba del protagonista, che sta per lanciarsi nel vuoto dall’alto del Duomo di Milano. Il filo si riavvolge portandoci indietro, raccontandoci quali vicissitudini ha attraversato Andrea per arrivare lassù, a quel volo definitivo.
Viene da lontano, Andrea. Non solo in senso geografico-sociale − viene da Napoli, città che ama e odia − ma anche nel senso che la sua vita è stata sconvolta da un episodio traumatico che non è del tutto superato e getta un’ombra lunga sulla vita di questo ragazzo in fuga dal suo passato e in cerca del suo futuro.
Nella grande città della nebbia e della gente che corre e si agita ha un amico, Francesco. Ma le parole confondono; e anche dall’amicizia con Francesco arriveranno sorprese che sconvolgeranno Andrea.
Giovani amori, illusioni e delusioni di un ragazzo come tanti. È giusto lasciare ai lettori il gusto di cercare nelle pagine di questo libro la risposta alle domande che man mano la narrazione sollecita: Andrea ce la farà? Sopravvivrà a questo momento in cui potrebbe chiudere con un volo disperato la sua breve esistenza? Vorrà scoprire se la vita ha in serbo per lui dolcezze ancora non assaporate? Anche se le parole confondono, vale la pena di leggere quelle che Giovanni Venturi ha scritto per raccontarci la difficile impresa di crescere e quella − ardua a qualsiasi età − di lasciarsi alle spalle le cose che fanno male e di ricominciare. Proprio partendo da lì, dal punto più basso mai toccato, dal buio più nero.
Tutte le recensioni del romanzo: qui.