
Sì, mai acquistare un prodotto tecnologico in un negozio di cui non si conosce il modo in cui lavorano. I negozi di tecnologia furbi spero siano destinati all’estinzione.
Siamo più tutelati se facciamo un acquisto su un sito serio su internet che se andiamo in un negozio e compriamo un bene guasto. Esatto, guasto. Benché sia guasto vi diranno che va mandato in assistenza e che passeranno almeno 10 giorni lavorativi per capire che ha e, nel mentre, non ti verrà sostituito un bel nulla, magari per un centro commerciale è diverso, ma dipende sempre dalla politica che impone il marchio. Quindi non esiste una regola fissa, ma in generale parte l’assistenza senza sostituzione.
L’applicazione del diritto di recesso parla chiaro: il diritto di recesso non si applica a tutti i beni acquistati direttamente in negozio, ovvero avendone avuto preventivamente visione e possibilità di prendere atto di tutte le caratteristiche: il ripensamento non è riconosciuto come diritto, salvo accordi precedenti la conclusione del contratto presi direttamente con il venditore. Ovvero il diritto di recesso in negozio viene applicato solo ed esclusivamente a discrezione del venditore, non avendo questi alcun obbligo di legge in tal senso. Nei periodi di vendite a prezzi di saldo, in genere non è nemmeno consentita la sostituzione della merce.
Ergo, se comprate un prodotto su Amazon e questo non funziona, ve lo sostituiscono senza battere ciglio, se lo comprate in negozio potete pagarlo anche 10 volte di più e non avete alcuna garanzia. Se vi vendono una cosa rotta potrebbe essere l’inizio di un incubo.
Sembra una barzelletta. Si viene tutelati per gli acquisti on-line, ma non per quelli in magazzino.

Ecco perché io consiglio di comprare solo su Amazon. E, quando non c’è su Amazon, non comprate. Se si tratta di prodotti Apple potete anche prenderli in negozi Apple perché sono sempre onesti, il problema in generale sono i piccoli negozietti.
Finché la legge italiana non tutelerà l’acquisto anche in negozio non ha alcun senso farsi fregare dagli esercenti, perché è chiaro che NON si tratta di una truffa vera e propria. Nel diritto italiano, la truffa è l’ottenimento di un vantaggio a scapito di un altro soggetto indotto in errore attraverso artifici e raggiri, non stanno violando alcuna legge, anzi la stanno rispettando in tutto e per tutto. Si parla di un disservizio, di un espediente legalizzato a tutti gli effetti. Il consumatore acquistando in negozio deve accettare quelle che sono le disposizioni di legge e quelle specifiche che l’esercente può applicare nel proprio contesto e, badate bene, conoscerà la normativa meglio di un avvocato, non si viola la legge, ma si realizza un disservizio a discapito dell’acquirente stesso.
E soprattutto non comprate cose che costano 10 volte il prezzo che c’è su Amazon. Di solito si pensa che quello che costa di meno vale di meno. Dipende. Se si parla di prodotti tecnologici presi in negozio e pagati molto salatamente, il costo va solo al negoziante per le spese di negozio, non è che state comprando un prodotto migliore, con una miglior garanzia, ecc…
Sia ben chiaro, non imbucatevi sul primo sito internet che vi capita sul browser. Io ho parlato di Amazon di cui sono sicuro. Altri sono sempre a rischio, ma siete tutelati. È chiaro poi che l’onestà e la disonestà circolano sia on-line che off-line e, oggi come oggi, bisogna avere sempre un paio di occhi di riserva e bisogna essere avvocati a tutti gli effetti, capirne di legge, non ci si può più permettere di non conoscere i propri diritti.
Tra l’altro parlando di Amazon, hanno iniziato a vendere anche scarpe e vestiti. E, in particolare, si è lanciato su tutti prodotti, così davvero si potrà stare più tranquilli ed evitare negozi truffaldini. Ecco l’articolo su ilsoloe24ore.
Fate attenzione anche agli smartphone comprati nei grandi ipermercati e ai prodotti Nexus di Google. Ecco un paio di link interessanti:
- Nexus 5 rotto in garanzia: Google vuole soldi per ripararlo;
- Nexus 5 rotto: Google fa marcia indietro sulla garanzia.
Mi sono fatto impupazzare, ma la Garanzia Legale parla chiaro: sono obbligati a sostituire il prodotto.
Dulcis in fundo, devi proprio comprare quell’oggettino tecnologico? Ti è proprio proprio indispensabile? Come hai fatto fino a oggi senza, può continuare senza anche per altri 10 anni. Soprattutto perché la tecnologia diventa obsoleta dopo 6 mesi.
Aggiornamento del 18 giugno: ore 10.00
Ho chiamato l’Antitrust e mi hanno confermato che HO il diritto di ricevere una immediata sostituzione del prodotto non funzionante acquistato entro 7 giorni. Ieri ho chiamato in negozio 8 volte di seguito e non hanno mai risposto.
Queste sono le cose che mi fanno incazzare. Se avessi saputo della Garanzia Legale mi sarei presentato subito con i carabinieri, con la polizia in negozio e avrei ottenuto quanto mi spettava di diritto.
Quando uno è ignorante in materia legale ti fregano. C’è poco da fare.
Aggiornamento del 18 giugno: ore 20.00. Il lieto fine.
Mi sono presentato in negozio. C’era la responsabile in persona, le ho spiegato la questione dicendo che la commessa che c’era una settimana prima mi aveva negato la Garanzia Legale. Le ho mostrato il documento stampato dal sito dell’AGCM con evidenziati i punti 2 e 3:
2. Il consumatore può far valere i propri diritti in materia di garanzia legale di conformità rivolgendosi direttamente al venditore del bene, anche se diverso dal produttore.
3. In presenza di un vizio di conformità, il consumatore ha diritto, a sua scelta, alla riparazione o sostituzione del bene difettoso da parte del venditore, senza addebito di spese, salvo che il rimedio richiesto sia impossibile o eccessivamente oneroso rispetto all’altro. Se sostituzione o riparazione non sono possibili il consumatore ha comunque diritto alla riduzione del prezzo o ad avere indietro una somma, commisurata al valore del bene, a fronte della restituzione al venditore del prodotto difettoso.
Ho detto che me lo aveva stampato il mio avvocato e subito si è scusata e mi ha dato un prodotto nuovo: quello originale rotto ce l’hanno già loro. Non so se la parola “avvocato” l’abbia convinta o se conoscesse bene la norma o è stata la presenza di due potenziali acquirenti in negozio. Fatto sta che senza tanti problemi la sostituzione dovuta è avvenuta senza perdere altro tempo e in tranqullità.
Mi ero recato in negozio un po’ nervoso, con la convinzione che avrei dovuto davvero ricorrere a un legale e invece, per fortuna, non è andata così.
Chiaramente mi sono fatto provare il prodotto prima di andare via.
Ho imparato un’altra cosa. Ora sono un po’ più avvocato. Onestamente ero convinto che potessero fare quel che volevano vendendo un prodotto danneggiato e, invece, cercando, parlando con una serie di persone avvocati in rete è venuta fuori la questione in termini precisi e inequivocabili.
Bene.