L’uomo della pioggia, di John Grisham

L’uomo della pioggia è un romanzo scritto nel 1995 dal principale autore di gialli giudiziari John Grisham. È un best seller, ma è davvero interessante, a differenza di tanti altri best seller che ci sono in giro. Non a caso l’autore è noto quasi a tutti.

Solitamente i romanzi di Grisham sono tratti da fatti reali e, a volte, anticipano anche i risvolti giudiziari, un po’ come certi romanzi di fantascienza in cui alcune tecnologie diventano cosa comune dopo 50-100 anni dalla pubblicazione del romanzo. Già immagino un pliabook tra 50 anni, per esempio.

In questo romanzo si parla delle assicurazioni mediche americane e si parla di persone. Temevo che un best seller come questo avrebbe tenuto fuori la componente psicolgica delle persone, pensavo si legasse solo ai termini legali e invece le due cose, per fortuna, sono andate a braccetto.

C’è una madre che è addolorata perché pur avendo pagato una assicurazione medica per il figlio malato di leucemia non è riuscito a ottenere il dovuto rispetto degli accordi previsti dalla poliza. Un po’ come accade in genere con certe assicurazioni, ma nel romanzo di Grisham la tensione sale piano piano, ti spinge a girare pagina dopo pagina, per sapere come andrà a finire, se giustizia sarà fatta e in che modo e il romanzo, da questo punto di vista, non delude affatto. Si riesce a immaginare il possibile finale, ma nello stesso si aggiungono elementi imprevedibili, inclusa la storia personale di Rudy Baylor, l’avvocato che si occupa di questo caso di malafede, e che percorre l’intero romanzo, inclusa la disperata ricerca di un lavoro per poter sopravvivere, le estenuanti ore di lavoro mal pagate, sempre esistite ovunque.

Grisham dipinde un’America cruda, reale, difficile, che batte a voce grossa a colpi di denaro, che ti fa venire i brividi, attraverso una storia carica di patos.

Ho letto l’edizione in ebook, ma la casa editrice ha realizzato un pessimo ebook in quanto nell’indice il romanzo è composto di un’unica voce: romanzo, in cui sono inclusi tutti i capitoli del libro. Che problema c’è in questo?

  1. Si rende non navigabile l’ebook: se si vuole accedere direttamente a un capitolo non lo si può fare. Bella seccatura, no? Metti che vuoi per un motivo qualsiasi ripartire con la lettura dal capitolo 10. Ti freghi.
  2. Sul Kindle Amazon non si riesce a capire quanto tempo resta per la conclusione del singolo capitolo in quanto il singolo capitolo coincide con l’intero testo.
  3. Probabile che la batteria del Kindle si consumi più velocemente visto che viene ricalcolato di continuo il tempo di conclusione del capitolo “romanzo” che si compone dell’intero libro.

Quando si dice: confezionare bene un ebook, vero?

A parte il problema ebook, che spinge a dare come recensione una sola stella, il testo in sé ne merita cinque.

Grisham, non che ne avesse bisogno, ha conquistato un altro affezionato lettore.

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