
Oggi si parla di relazioni e personaggi.
Per avere successo in termini di vendite qualcuno mi diceva che i personaggi di un romanzo devono essere due. Devono odiarsi per tutto il romanzo e alla fine baciarsi e lasciare a intendere che si ameranno per sempre.
Non so se questa persona dicesse seriamente o meno, o se si stesse divertendo un mondo a prendermi in giro.
Può darsi che abbia ragione e, in tal caso, non avrò mai il successo in termini di vendite visto che nel mio ultimo romanzo ho riscoperto il fascino per i personaggi.
In una storia c’è un protagonista, forse un coprotagonista, un antagonista e vari personaggi secondari? No, dipende dal romanzo e dal genere.
Ci possono anche essere tanti personaggi che ruotano intorno a un protagonista. O tanti personaggi che ruotano intorno ad altri e che fanno da tema, vivono situazioni simili o magari completamente diverse, dipende dal tema del libro.
Tipicamente i personaggi secondari servono per far andare avanti la storia anche attraverso sottotrame parallele a quella principale.
A me piace che il protagonista si intrattenga in relazioni con altri personaggi, almeno in questo ultimo romanzo che starei per pubblicare.
Mi sono fatto anche uno schema durante la stesura e quando ho visto nero su bianco quante relazioni c’erano da sviluppare mi sono detto: oh, mamma, mi sto mettendo nei guai.

C’è il protagonista che si relaziona con ben nove personaggi. Con qualcuno di più, con qualcuno di meno, intesse relazioni superficiali con alcuni e profonde con altri. Alcuni di questi personaggi secondari si conoscono, per esempio Giulia e Maria, ma è un dettaglio. Alcuni fanno parte di sottotrame (e tematiche) della storia che aprono piccoli schenari che potrebbero completarsi oltre questo libro (in teoria in altri otto libri). D’altra parte devo averlo detto già qualche altre volta, ma dopo aver scritto “Le parole confondono” avevo in mente che uno di quei personaggi secondari poteva diventare il protagonista per un secondo libro che si legasse al primo. Ed eccoci all’idea di questo nuovo romanzo. Francesco, il migliore amico di Andrea, è ora qui a raccontarvi la sua storia. Una storia nuova e forse anche più problematica di quella di Andrea.
Ponendo in questi termini i fatti molti potrebbero scoraggiarsi, ma meglio che si sappia da subito che qui si fanno le cose in un certo modo, forse mi sono lasciato influenzare da “pessimi” maestri come Stephen King senza nemmeno rendermene conto. Il danno è fatto, ma nonostante il danno, qualcuno trova interessante la storia. Certo, so bene che questo non vuol dire nulla. Il piacere della lettura è la cosa più soggettiva del mondo.
Altra piccola nota, so che un romanzo non è una serie televisiva, ma Lost che è stata una grande serie televisiva aveva il pregio di avere molti personaggi e tutti carismatici, tutti venivano svelati un po’ per volta e creavano quell’interesse che assieme alla trama ha tenuto incollato milioni di telespettatori nel mondo (me compreso). Altre fiction che hanno basato il tutto sulla trama e hanno puntato meno di zero sui personaggi e sugli attori (per esempio Flash Forward) si sono ritrovati nelle mani con un pugno di mosche e li hanno fatti chiudere con una sola stagione, nonostante le grandi potenzialità di una bella storia.
Svelerò man mano altre informazioni sul tema per chi ne è interessato.