Joe è tra noi: 13-esimo in classifica

Ricordate il mio romanzo di fantscienza tecnologica Joe è tra noi?

Ah, sì? Io nemmeno mi ricordo più che sono uno scrittore.

Beh, stamattina sta appena una posizione dietro al grande autore di Limit, ovvero Frank Schätzing. Un autore che vorrei tanto leggere appena mi trovo meno carico.

Il link è questo. Sarò in quella posizione forse per un paio d’ore, forse di più. Quindi se facendo clic non mi trovate più in posizione 13 non meravigliatevene. Le classifiche così funzionano. Ci sono momenti di “gloria” che durano uno schiocco di dita.

In realtà ebook di fantascienza tecnologica sono una particolare categoria di ebook ecco perché senza vendere nulla da mesi mesi e mesi poi sono in posizione 13. Non pensiate che io stia vendendo. Una sola copia ieri dopo mesi mesi e mesi. Non so nemmeno come abbiano scovato il libro, ché è praticamente diventato invisibile nel Kindle Store. Manco controllo più i report. Fanno impressione.

Nel frattempo del nuovo non parliamone neppure. Sì… costa troppo? Il suo genere deve vendere a 0 o 99 centesimi? Beh, pazienza. Nessuno ha detto che io devo vendere a zeffunne o che debba vendere. La metterei più sulla seconda. Quando si pubblica sul Kindle Store non succede nulla nemmeno facendo articoli sul blog, preparando con una pazienza ultraterrena 9 pezzi di puzzle della copertina, facendo “spam” su Twitter. È giunta la fine, almeno per me. Sono scomparso da Facebook. Avevo troppa gente che guardava i fatti miei, mi sono creato un account di servizio per gestire le pagine, ma anche lì non esiste più nulla. Ci sarebbe da fare un articolo a parte sull’utilità (ironia) di Facebook.

Nel frattempo qualche volta continuo a scrivere, ma sia ben chiaro, col fatto che anche in Italia sono arrivati i finti ebook che invadono il Kindle Store per far piazza pulita dei proventi del fondo KDP Select a danno di onesti autori che si fanno il c…o (non io), col fatto che non si legge, col fatto che bisogna inventare l’inventabile per non fare comunque nulla, ha ben poco senso continuare a pubblicare, fosse anche una virgola. Scrivo perché non penso potrò smettere a breve, però succederà. Mi obbligherò a farlo, purtroppo.

Joe è tra noi è stata una bella esperienza. Sta lì su Amazon, su Kobo, su Apple, su Google e su store internazionali vari (tedeschi, ecc…): qui.

L’arte non si vende, l’arte si distrugge, come dice il buon Pazzaglia ne “Il mistero di Bellavista”:

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