
Nello scorso articolo parlavo di due dei tre motivi per cui è meglio usare un negozio digitale come Google Play Libri invece di Amazon.
Veniamo oggi a scoprire il terzo motivo che mi ha convinto.
Terzo motivo. Vendono anche gli audio book e possono essere scaricati in formato m4a standard e ascoltati dove si vuole, oltre l’app Google Libri. Ogni audio libro su Google Play Libri ha un prezzo. Chi usa Amazon Audible, invece, dovrebbe sapere che finché si paga l’abbonamento mensile si possono ascoltare tutti i libri che si vuole. Il catalogo è ampio, ma nemmeno più di tanto. Disdicendo l’abbonamento si perde l’accesso a tutti gli audio libri della libreria personale appena scade il mese pagato e, sempre su Amazon Audible, non si può comprare un titolo piaciuto, ovvero da avere a disposizione anche quando si annulla l’abbonamento.
Certo, per il prezzo basso che ha il servizio Audible, se lo si usa regolarmente, può anche convenire molto. Il singolo audio libro costa comunque un po’, soprattutto autori stranieri bestseller, a meno di non incorrere in offerte del momento, e magari comprare addirittura a prezzo nullo l’audio libro, come mi è anche capitato.
Naturlamente nel catalogo di Google ci sono anche audio libri sotto i sei euro. Anche Apple permette di acquistare audio libri e dovrebbe permetterlo anche Kobo a breve, ma meglio Google. Per leggere i vostri e-book con DRM, per ascoltare gli audio libri comprati su Apple dovete per forza avere un dispositivo Apple.
Ecco perché da dicembre scorso prendo i libri solo su Google Play Libri e li copio sul mio lettore alternativo di cui parlerò nel prossimo articolo. Naturalmente i file ePub comprati nei primi anni in cui avevo un Asus DR900 inizierò a leggerli su questo magico lettore.
Ma se si legge molto? Comprare ogni volta un e-book costa. Google non mette a disposizione nessun servizio di abbonamento di lettura, quindi non è il negozio adatto a voi. In ogni caso ricordate che i servizi di abbonamento vi danno i libri finché ne siete abbonati. Appena si disdice il servizio si perdono i libri presi in prestito. Al limite si può ricorrere a una biblioteca digitale e non, se nella vostra città ce n’è una a disposizione. Nel caso di una bibilioteca digitale vi serve un lettore e-book che supporti il formato ePub standard con gestione del DRM, ovvero qualsiasi lettore tranne il Kindle.
Oppure, sempre se leggete molto e amate i formati proprietari con DRM invisibile incluso e preferito un abbonamento di lettura e trovate il catalogo di vostro gradimento, potete sempre abbonarvi a quel servizio.
Mi rendo conto che leggere e-book e prenderli dal negozio di Google non interessa a tutti. Molti autori nemmeno hanno degli e-book su Google perché parlando di e-book pare che esista solo Amazon. E comuque, lasciata una grande multinazionale americana ci leghiamo a un’altra? Quanto meno ci sono tre motivi per farlo. Il secondo motivo che ho menzionato mi ha dato, da autore, anche un’idea originale, di cui magari vi parlerò prossimamente.
Ovviamente siete liberi di lasciare Amazon per una piattaforma italiana, ma potreste non avere aggiornamenti, in caso ve ne fossero, degli e-book che avete comprato e forse nemmeno audio libri né acquistabili e né in abbonamento, a parte piccole eccezioni. Il mio pensiero è usare Google Play Libri.
Altro motivo per scegliere Google e non Amazon
Possibilità di effettuare una ricerca di un titolo esatto e trovarlo. Non so in che modo cercate un e-book su un negozio digitale, se vi lasciate catturare dai titoli più venduti che propongono, se spulciate per categoria, o altro, ma se cercate un titolo particolare e lungo su Amazon potete anche non trovarlo nel primo risultato ma dopo diverse e diverse pagine, per quanto presente nel negozio, invece con Google risulterà il primo della lista. Pare che Amazon non debba restituire la ricerca dei titoli cercarti per titolo.
Quando si carica un titolo in un negozio digitale gli si assegnanto dalle 5 alle 7 parole chiave. Le parole chiavi sono fondamentali. Dovrebbero essere quelle che usa un utente quando cerca un libro e che dovrebbero essere finalizzate a trovare quel titolo. Ecco perché se c’è un titolo particolare, questo non arriva a essere il primo della lista. Ed ecco perché editori inglese e autori italiani che pubblicano solo su Amazon inseriscono le parole chiavi di un libro direttamente nel titolo dell’e-book stesso. Creando dei titoli di 20-30 parole.
Altri motivi per evitare il Kindle Amazon
Parlando sempre per quel che riguarda la mia esperienza (non ho idea se il problema accada anche ad altri) mi capita sistematicamente che mentre leggo un e-book comprato su Amazon a un certo punto il lettore diventi più lento a passare alla pagina successiva, sempre di più finché poi succede una cosa noiosissima. Si aggiorna la pagina e tutte le righe riducono lo spazio l’una dall’altra quasi sovrapponendosi. Ho un vecchio modello di Kindle PaperWhite e non so se è un problema che hanno risolto nei modelli successivi, ma credo sia una cosa legata al software installato sopra. Quando mi accorgo che rallenta a girare pagina, ritorno sulla pagina iniziale del lettore (non dell’e-book che sto leggendo) e poi riapro di nuovo l’e-book e torna tutto normale. Stessa cosa va fatta se poi non riesco a prevenire questo problema e mi “scoppia la pagina in faccia”. Magari è una cosa che capita solo a me. Potrebbe anche essere. Non lo so. Di solito faccio fare l’aggiornamento che il Kindle mi propone se lo lascio collegato al WiFi per qualche minuto e nonostante ciò il problema persiste firmware dopo firmware. Potrebbe essere comunque una cosa abbastanza rara, ma a me è capitato e capita, come ho già detto, sempre.
Inoltre, e questo succede a tutti, il firmware del Kindle Amazon ha pure un altro bug, ma per Amazon è una funzionalità voluta. Ne ho anche segnalato, molto tempo fa, il problema perdendo 30 minuti al telefono col supporto clienti e perdendo altro tempo a fare foto, riportare casi d’uso mai considerati. Tempo buttato. Circa due ore.
Qual è il problema? Se si usano dei caratteri di dimensione più grandi dello standard con cui esce il lettore Kindle, il rientro del primo paragrafo viene ridotto sino ad eliminarlo, contrariamente a come verrebbe visualizzato in qualsiasi browser. In fondo, un e-book non è altro che una pagina HTML con dei fogli di stile CSS e se esiste uno standard, perché non rispettarlo?
Google meglio di Amazon?
Per me sì, ma io sono una goccia nell’oceano. Tanti si affidano ad Amazon perché tutti usano quello e basta. Altri vi si affidano dopo una ricerca e valutazioni varie. Va bene se avete ponderato le motivazioni. Non va bene se: ma tanto è Amazon che domina il mercato. Amazon domina il mercato finché le lasceremo dominare il mercato, non che io speri si possa fare di meglio visto che pare abbia oltre l’80% del mercato e-book nelle mani, ma almeno una pulce nell’orecchio spero di avervela messa.
Domandona
Voi avete mai comprato e-book su Google Play Libri? Non sapevate di questo negozio digitale?