
“L’uomo nell’alto castello” è la serie televisiva Amazon original tratta dal romanzo di Philip K. Dick “La svastica sul sole” di cui ho scritto una recensione due articoli fa.
Il tema è la distopia, tecnicamente una ucronia, un sottogenere della fantascienza. Ovvero, in questo caso specifico, cosa sarebbe successo se l’America e gli alleati avessero perso la seconda guerra mondiale e avessero vinto tedeschi e giapponesi.
L’uomo nell’alto castello è questo personaggio che nel romanzo ha scritto un romanzo in cui si chiede cosa sarebbe successo se l’America e gli alleati avessero vinto tedeschi e giapponesi nella seconda guerra mondiale. Nella serie TV, invece, questo personaggio produce film, diversi film con questo tema e con altre visioni che ben presto si capisce cosa siano.
Sono eventi realmente accaduti in rami temporali in cui gli eventi non si sono succeduti nello stesso ordine, o sono stati addirittura stravolti. La serie si compone di quattro stagioni e di dieci episodi per stagione della durata che varia tra i 45 minuti e l’ora per un totale di 40 puntate. La serie TV è arrivata su Amazon Prime Video nel 2015 e da allora ha visto diversi premi, anche perché la storia è ben narrata, i personaggi sono ben caratterizzati e recitati da attori di calibro che sanno rendere tutte le sfaccettature del cattivo. Il cattivo non è solo cattivo, ha anche dei sentimenti e il buono non è buono solo, evolve, si spinge verso il male ma sta a lui sapersene rendere conto e non diventare qualcuno che non è.
Diverse cose sono cambiate nella trasposizione su pellicola degli Amazon Studios, rispetto al romanzo, ma sono perfettamente in linea con tutta la storia. Se si pensa che da un romanzo medio sono stati tratti 40 episodi mi sembra ovvio che a un certo punto la trama è evoluta per conto proprio, si è presa l’idea e i personaggi di base di un romanzo e si dato sfogo alla fantasia.
Cosa succede se accade questo evento, se questo personaggio fa questa cosa? È da queste domande che si parte per scrivere di fiction sia per uno scrittore che per uno sceneggiatore, anche se si prendono decisioni diverse a seconda del prodotto che si va realizzando.
Nella serie gli spazi di manovra erano più ampi. Nessuno leggerebbe un romanzo lungo 40 episodi di una serie TV, forse si leggerebbero tanti romanzi di una serie ben fatta, ma il materiale di partenza per la storia originale di Dick era interessante da non poterne fare un film e basta. Di serie TV ne ho viste. Pessimamente fatte e ottimamente fatte, quelle di Amazon hanno il pregio di essere ben confezionate, rispetto al concorrente Netflix dove di serie TV ne approdano di continuo in quantità industriali, alcune fatte talmente male da meritare un ricco 2 punti su 10. La maggior parte delle serie Netflix si dimenticano in pochi minuti, le storie non sono questa grande cosa, se ne poteva anche fare a meno, quelle di Amazon invece sono fatte molto meglio e sono serie di cui si sentirebbe la mancanza. A lungo termine Amazon farà fuori Netflix se quest’ultimo è intenzionato a portare sulla propria piattaforma ogni banalità di questo mondo, e pessimamente realizzata, tagliando fuori prodotti interessanti come, per esempio, The OA, Travelers, Gipsy.
“L’uomo nell’alto castello” va visto. Il romanzo “Il sole sulla svastica” va letto.
Nel 2020 pare quasi assurdo sentir parlare di un regime che stabilisce quale musica ascoltare e quale no, quali libri leggere e quali no, ma se si pensa che gente non molto capace decide altri tipi di cose nella nostra vita si potrebbe quasi immaginare cosa accadrebbe se gli avvenimenti fossero trascinati alla lunga e se qualcuno ci imponesse anche quali persone possono mangiare o meno in casa nostra.
Ci sono scene molto molto forti in questa serie TV, alcune simboliche, e devastanti, non vi dico di quali scene parlo per non rivelare troppo, ma per quanto si parli di nazisti non sono i nazisti della seconda guerra mondiale, sono di altro calibro, sono in lotta perenne coi giapponesi per conquistare tutta l’America che, negli anni 60 di questa realtà alternativa, è un territorio diviso tra tedeschi e giapponesi e in più c’è una zona centrale che non è di nessuno, ma in cui vige la ribellione che si farà sempre più forte. A tratti ricorda vagamente i temi di The Visitors, ma qui la minaccia viene dalla terra e da un futuro che non è più luminoso per eventi del passato che non sono andati come dovevano.
Guardatelo e poi magari mi direte.