
È da diverso tempo che compro su Google Play Libri e mi trovo molto bene.
Compro su questo store perché ha un formato standard del file e-book, ovvero l’ePub, pertanto è possibile caricare il file su un qualsiasi lettore e-book standard e procedere nella lettura, oppure si può usare l’app Android di Google, ovvero Play Libri, la quale è un’app che è già presente nelle ultime versioni di Android.
Inoltre non serve la carta di credito. Si può tranquillamente comprare una carta regalo di tagli preesistenti (15/25/50 euro) se la prendete in un negozio come Expert, per esempio, oppure di un taglio che decidete voi, basta andare in un punto Sisal/tabaccaio e richiedere una carta regalo, stesso negozio in cui si comprano di solito le carte regalo di Netflix.
Di quelle del Google Play Store se ne può chiedere anche una da 2 euro se l’e-book costa 1,99.
Inoltre Google Play Libri dispone anche di audio libri che sono acquistabili senza dover pagare un abbonamento, pertanto, rimarranno sempre nel nostro account. Ci sono molti audio libri interessanti, qualcuno persino gratuito.
Ma torniamo al fatto che su Google Play Libri, o in generale sul Google Play Store, si può comprare anche senza carta di credito.
Una volta acquistato il codice con la carta regalo del taglio che si desidera si va sul link:
https://play.google.com/redeem
E si procede a digitare il codice, ovviamente se si è fatto il login all’account Google da caricare. A quel punto quando comprerete qualcosa, verranno scalati i soldi virtuali caricati.
Oppure anche tramite app Google Play:
https://support.google.com/googleplay/answer/3422659
Inoltre lo store di Google aggiorna subito gli e-book che gli editori aggiornano, appena 10 minuti dopo aver approvato il nuovo contenuto.
Openbook
Questa cosa consente, come avviene anche per lo store di Apple, di poter pubblicare open book, ovvero libri che possono arricchirsi di contenuto in modo periodico. L’utente compra l’e-book una sola volta e poi ottiene l’aggiornamento dell’e-book appena è disponibile, su dispositivo Android, cancellando e riscaricando il file su dispositivo iOS.
In questo modo, per esempio, si potrà ottenere un racconto nuovo ogni settimana, o mese, a seconda di come ha deciso l’editore. Store che hanno il monopolio e un formato non standard, e proprietario, non permettono questo tipo di pubblicazione. In tale caso l’utente dovrebbe comprare ogni singola versione dell’e-book o contattare l’assistenza e far forzare un aggiornamento, se lo ritengono possibile.
Io, per esempio, nei prossimi giorni pubblicherò il mio primo open book che si aggiornerà una volta alla settimana con un nuovo racconto sul tema del ferragosto sullo store di Google e su quello Apple.
Quando avverrà? Puoi saperlo iscrivendoti alla mailing list o al canale Telegram.
Chi si iscriverà oggi alla mailing list riceverà in omaggio il mio e-book “Racconti dall’isola“.
Ottimo articolo
Tutto più o meno giusto. Anch’io uso Google libri anche se il motivo è più prosaico… con google reward attengo qualche euro spendibile in libri. 🙂
Per quanto riguarda l’open book è vero, pochi store per ora lo permettono e di certo non amazon.
Ci sono degli interessanti esperimenti in corso per quanto riguarda la possibilità di avere delle versioni autoaggiornanti e legate a una forma di block chain che ne permetta la gestione ma ci vorranno ancora lamneo un paio di anni.
Se si vogliono epub realmente standard temo che ad oggi gli unici due store siano streetlib e bookrepublic
Quello che non è del tutto corretto è “Compro su questo store perché ha un formato standard del file e-book, ovvero l’ePub…”
Purtroppo tutti i big player aggiungono e modificano l’epub a loro piacimento.
Resta compatibile con tutti i lettori, in genere, e può quindi essere letto anche su device vari ma non è totalmente standard.
Apple aggiunge un sacco di elementi suoi e modifica in parte il codice.
Google allo stesso modo aggiunge e modifica parte del codice.
C’era una bella discussione al riguardo su facebook qualche mese fa ma ovviamente, essendo facebook, non mi è più possibile ritrovarla.
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Sì, ci ho scritto anche un articolo sul fatto che i grandi store l’ePub se lo modificano un po’ per fatti loro, ma sul mio PocketBook un file scaricato da Google Play Store lo prende senza lamentarsi, ho scritto allo store e non mi hanno risposto in merito al problema della validazione. Hanno detto che gli e-book si vedono bene. Grazie, aggiungerei io, ma visualizzazione essere diverso da validazione, ma tanto lo sapevo che avrebbero risposto così. Io due numeri al Lotto non indovino, per il resto…
L’articolo che ti citavo è: https://giovanniventuri.com/2021/04/29/e-book-in-formato-epub-standard-e-store-digitali/
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Ah
Grande, sapevo che avevi un link
Era stata una bellissima indagine.
🙂
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Sì, infatti, ho scoperto che guardavo nella direzione sbagliata, pensando che l’ePub non validato fosse un problema di chi ce lo aveva caricato e, invece, è anche un problema dello store che lo rielabora, credo per ottimizzare la visualizzazione sulla loro app anche se non so perché dovrebbe davvero fare quelle modifiche.
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Play Store mi piace molto, specie da quando hanno reso l’interfaccia utilizzabile (le prime versioni erano quasi dilettantistiche). Il problema grosso, ad essere venali, è che le vendite su Play non sono paragonabili ad Amazon. Ma proprio per niente. È ovvio che la tentazione di tapparsi il naso e dare l’esclusiva a KDP rimane sempre altissima.
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Non sai cosa hanno combinato a chi ha libri su Ingram. Il fatto che non pubblicherò su Amazon mi fa sentire più leggero.
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Seguirò con interesse la tua esperienza no-Amazon. C’è sempre da imparare.
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Su quello, per quanto capisca benissimo il punto di vista di chi fa quella scelta, non sono molto d’accordo.
Le vendite su amazon sono maggiori perché si fa maggiore promozione.
Io sono certo che se si fa la giusta promozione le altre piattaforme venderebbero come e forse più di amazon.
Il mio ultimo libro pubblicato, anni fa, ha venduto su amazon meno del 15% del totale e questo perché nella promozione il link ad amazon era sempre l’ultimo dell’elenco e ogni volta mettevo in evidenza i vantaggi delle altre piattaforme.
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Interessante. Cambierà per ognuno. Io, che di promozione ne ho sempre fatta pochissima, pur alternando spesso i link vedo le vendite sugli altri store prossime allo zero.
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