
Questo titolo (il sesto, uscito oggi) è molto diretto, non ci sono possibilità di errore, però non spaventatevi e non fate brutti pensieri. Il titolo si può leggere anche in maniera simbolica, si può osservare uno scenario, una foto istantanea collocata su un disastro e immaginare un animo umano che rappresenti quell’immagine, un animo sporco e degradato come un pezzo di st*erc*, per l’appunto.
La scena inizia per strada, ci sono dei personaggi particolari che fanno osservazioni curiose, c’è una dedica, una poesia, una risata, c’è un uomo con un cane che si allontana e va in un appartamento e poi… E poi chi vivrà vedrà.
Il flusso di calore del ferragosto di “Questa estate succede che” continua a sfornare storie intriganti, sempre più elaborate e particolari. In un certo senso mi sono divertito tantissimo a scrivere qualcosa fuori dalle righe, di irriverente e crudele, di dettagliato, ho mostrato, più che dire. Mi sono soffermato su dialoghi taglienti, al vetriolo, e tanto reali.
E con questo siamo a quota sei racconti lunghi. Non so se è il genere, è il periodo, o è il termine “racconto” che fa fare pensieri strani, sfiduciare.
Come dire? L’importante è divertirsi. Un atteggiamento satirico velato e meno velato era importante assumerlo per evitare di scrivere il solito racconto, anche perché questo titolo in particolare ha un crescendo che arriva improvviso e potente come una vampata di calore per l’eccessiva esposizione al sole, la costante ed eccessiva sudorazione, con tutte quelle gocce che imperlano la fronte e colano libere sul viso, tra i capelli mentre magari una dannatissima zanzara vi sottrae il sonno e la serenità per un’altra notte di calura.
St*rc* è un titolo potente, un titolo che uno prova a immaginare, ma non riuscirà.
L’e-book è in vendita su Apple iBookStore e su Google Play Store normalmente sarà a 3,99 euro, ma dal 3 luglio a oggi è in offerta a giorni alterni sullo store Google, mentre ha un prezzo fisso irrisorio su quello Apple.