
Cosa pensano i lettori della serie “Le parole confondono”? E, nello specifico, del secondo volume “Certe incertezze”? Oggi in offerta su Google Play Libri.
Ecco l’opinione di Marina.
Conquistata già dal suo precedente libro, “Le parole confondono”, non ho avuto remore nel calarmi di nuovo nella vita di uno dei personaggi di quel romanzo, che in “Certe incertezze” diventa il protagonista principale delle vicende narrate.
Così, all’inizio in punta di piedi, poi completamente immersa, sono entrata nella storia personale di Francesco Sacco, il migliore amico di Andrea, il suo confidente, la persona che gli è più vicina da sempre e al quale vuole un bene dell’anima, pur così diverso da lui nel modo di essere e, soprattutto, di vivere. Perché Francesco ha un passato particolare, è cresciuto con una mancanza, quella del padre, che non è mai riuscito a colmare, ha fatto i conti con un’adolescenza che lo ha spinto oltre certi limiti e adesso, a ventitré anni, è un adulto cresciuto anzitempo, con mille incertezze e un unico punto fermo: il mare che bagna la sua città, Napoli.
Francesco Sacco fa un lavoro poco comune, che gli consente un facile guadagno, anche se spesso gli complica la vita.
L’autore ce lo mostra in tutta la sua contraddittoria autenticità, da una parte distaccato attore di episodi anche poco edificanti (comprese le scene di sesso esplicito, descritte senza filtri ma mai con volgarità), dall’altro amico sensibile e maturo, in grado di aiutare in modo disinteressato, di battersi per le persone cui vuole più bene, di difenderle anche a costo della vita.
Un personaggio controverso che finisce per disarmare con la sua fragilità, quella che nonostante tutto è sempre pronta a emergere in presenza delle figure più importanti della sua vita: Teresa, la madre, Maria, l’unica ragazza della quale si innamora veramente, Samuel l’uomo misterioso che saprà aiutarlo e di cui sentirà più il bisogno.
La storia procede per salti temporali, racconta il passato di Francesco e il suo presente, in un continuo flusso di coscienza che mostra l’intero suo percorso umano e psicologico di crescita interiore.
E, anche qui, alla fine, ci si affeziona alla storia e al protagonista principale. A volte, durante la lettura, verrebbe voglia di asciugargli le lacrime, di dargli un’amichevole pacca sulle spalle, di stringerlo in un caloroso abbraccio. Francesco entra nel cuore e la sensazione è quella di rimanere legati a lui anche dopo la lettura del libro.
Apprezzo la scrittura di Giovanni Venturi, l’inesauribile voglia che ha di raccontare, la sensibilità con cui tratteggia ogni personaggio. La sua narrativa è semplice e curata, ma è una cura che non fa la corte a fronzoli e artifici stilistici, lui mi piace perché il suo linguaggio ha una naturalezza che intriga, un’efficacia che conquista.
Se da una parte esistono certe incertezze che “occupano ogni momento della giornata”, “ti saltano addosso e ti divorano”, “fanno capolino nell’istante meno adatto”, dall’altra ci sono certezze innegabili che sono la forza dei sentimenti, la bellezza dell’amicizia, il conforto della speranza.
“Certe incertezze” oggi è in offerta su Google Play Libri.