Sì, faremo godere tutti. Faremo chi? Chi è che vuol far godere e a chi vuole riservare questo atto di goduria? Proviamo a immaginare, cerchiamo di immergersi in una stanza in cui ci sono quasi 50 °C il giorno di ferragosto e…
“Li faremo godere!” è il titolo del secondo episodio della seconda stagione della raccolta di racconti “Questa estate succede che”. La seconda stagione è in anteprima su Google Play Libri e Apple iBookStore inclusa già nella raccolta edita.
Leggere le storie di Marco Freccero vuol dire avere la certezza di essere capitati in degli ottimi racconti. È un libro che si compone di diversi storie non brevi; questi testi riescono a entrare nell’anima dei personaggi per quel tempo necessario a potersi immedesimare negli stessi, un tempo giusto per diventare curiosi, capire e leggere come andrà a finire. Sono storie di super eroi quotidiani, gente che potresti incontrare al super mercato o alla fermata del pullman. Ci sono alcuni racconti in cui Freccero risulta particolarmente riuscito nella sua abilità di dire senza dire, di mostrare i fatti e di emozionare, come accade per il racconto Pugni, dove il protagonista è un ragazzino che coi suoi dubbi e le amarezze va avanti. Il finale delicatissimo è un pugno allo stomaco. C’è stoffa, ricorda alcuni bravi autori. Queste raccolte di racconti meriterebbero l’attenzione dei giornali, ogni tanto, giusto per far capire che qualcuno che scrive bene c’è ancora e che non è un autore di una grande casa editrice. Lo dico con stima, perché se incontro un testo che mi piace, non ho alcun problema a dirlo.
A volte ho così voglia di leggere qualcosa di buono, ma di non troppo esteso, e soprattutto di andare sul sicuro.
In passato ho letto racconti, a volte non mi hanno lasciato nulla, altre volte erano piacevoli. A volte ti ritrovi testi gratuiti e orrendi in tutto e per tutto.
Mi sono imbattuto in “Insieme nel buio e altri due racconti”. La copertina è piacevole, il titolo intrigante e il fatto che fossero tre racconti mi ha ulteriormente spinto a pensare: «Perché non provare?».
La mia carriera di scrittore è iniziata praticamente dopo un incontro letterario potente. La professoressa d’Italiano al terzo anno ci spingeva a leggere ogni giorno, così l’estate successiva comprai per caso “Stagioni Diverse” di Stephen King e da allora fui risucchiato dalle parole che questo bravissimo autore metteva una dietro l’altra per creare storie coinvolgenti.