Titolo: Preferisco il rumore del mare
Autori: Giovanna Astori, Andrea Masotti
Sinossi
Un uomo e una donna sono seduti di fronte su un treno che scivola lungo la costa adriatica. Beatrice è una studentessa inquieta che viaggia fra Bologna e Rimini dove vive Denis, irrisolto quarantenne coinvolto in un gruppo sovversivo, e la Puglia, terra d’origine della sua famiglia facoltosa e affettivamente distante. Luca è un infermiere marchigiano che oscilla fra un padre ingombrante e assente allo stesso tempo, le occasioni perdute con Michela e la compagnia degli amici di sempre, che fanno da sponda alla sua ricerca di identità. Quello fra Beatrice e Luca è un incontro intenso e fugace, fatto di una parola e molti pensieri, il punto d’incrocio di due esistenze piene di inconfessabili segreti e domande ancora aperte. Per un istante il desiderio di reciproca umanità pare avvolgerli, riprendendo poi rapidamente direttrici forse solo apparentemente divergenti, come linee parallele che si incontrano all’infinito sull’immenso orizzonte marino che li accompagna. Il mare, come la musica, è presenza rassicurante, nel tentativo di dare un senso alla vita, di riconciliare i padri coi figli, di trovare risposte che tardano ad arrivare.
La mia recensione
Luca e Beatrice. Un viaggio in treno, un incontro, uno scorcio delle loro vite dentro i loro pensieri, dentro la quotidianità, dentro le loro storie personali, nelle loro vite, nelle amicizie, nei sogni e nell’amaro confronto con la realtà che irrompe sempre potente e, a tratti, inattesa nella forma in cui arriva.
Due studenti, due ragazzini cresciuti attraverso le difficoltà che attendono chiunque di noi nel proprio cammino.
Nonostante la brevità del testo i personaggi sono caratterizzati molto bene, la storia trascina e accende la curiosità (quando ho iniziato a leggere non ho potuto più smettere, non ho chiuso l’ebook finché non sono giunto al finale della storia, cosa che mi succede oramai di rado). Il testo spinge all’empatia per i personaggi, ci sono cose che vai a intuire, perché c’è grande abilità narrativa nel mostrare le cose, gli stati d’animo e Andrea Masotti e Giovanna Astori riescono benissimo in questa prova narrativa che a mio avviso non è come i testi che regolarmente arrivano tramite canali di autopubblicazione e tramite l’editoria tradizionale, che oramai offre sempre meno selezione. Lo stile è semplice e ricco allo stesso tempo, mai scontato e molto piacevole, caratterizza molto bene la storia e tutti gli elementi della stessa. Dialoghi resi essenziali, a tratti divertenti. Per esempio quando l’amico di Luca decide di partecipare ai provini di una famosa trasmissione televisiva tanto ambita in Italia, si vede l’abilità degli autori di mostrare attraverso un semplice dialogo quello che è effettivamente il precotto mentale italiano e di come autori di trasmissioni come quelle cerchino a tutti gli effetti un personaggio così. Ignorante, ma che crede di non esserlo. Non ci sono idee che vogliono essere divulgate in questo testo, ma una visione appassionata della realtà resa con uno stile sobrio che crea simpatia e affetto per i personaggi anche negli aspetti meno piacevoli.
Consiglio vivamente questa piccola perla di narrativa che purtroppo, come accade per le cose ben fatte, resta ai più qualcosa di sconosciuto.
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