
Oggi, anno del Signore 2015, avere l’ultimo smartphone che aggiunge 0.1 cm in più a un display è un banale dettaglio a cui quasi nessuno si sottrae.
E senza questo dettaglio maniacale in cui si cade come si farebbe?
Bisognerebbe inventarlo, ma Apple e Samsung sono fortunate. Ci sono milioni di persone che appena viene annunciato il modello successivo di uno smartphone si organizzano col mutuo e proseguono all’acquisto. 700-800-900-1000 euro oggi sono un banale dettaglio. Magari a rate? Sempre un banale dettaglio resta, no?
Soprattutto se hai 11, 12, 13, … 23 anni e sei ancora a pieno carico dei tuoi genitori. Un iPhone 6 a 64 GByte (839 euro il modello normale e 949 il Plus) in mano a un bambino a 13 anni comporta un banale dettaglio: non capirà il valore delle cose. In mano a un ragazzo di 23 anni che si fa pagare ancora le tasse universitarie dai genitori non so se è pure peggio, visto che a 23 anni sai perfettamente quanto valgono 1000 euro.
Se l’acquisto viene fatto ogni 10 anni ci può anche stare, ma se viene perpetrato ogni 6 mesi, qualcuno mi deve spiegare perché si spendono ~800 euro per avere una decina di pixel di definizione in più e poi magari non si legge manco una pagina di un libro, oppure non si comprano ebook se non costano 99 centesimi o di meno o non-si-comprano-e-basta, perché si scaricano film illegalmente. Meglio spendere 1000 di euro che spenderne 2/3/4 per leggere? Sono gusti/opinioni diverse, so’ dettagli, sì. Anche perché c’è chi di euro ne spende 1500 per una cena e i soldi (i 1500 euro) non sono manco i suoi.
E sono pure dettagli inutili, no?