
Sì, l’ebook è solo un ebook come il cielo è solo il cielo e il mare è solo il mare.
Un ebook non è altro che una sequenza di parole, giusto?
In effetti non è così. L’ebook è qualcosa che nemmeno esiste. È una sequenza di bit, di zero e di uno dentro la memoria elettronica di un dispositivo che interpreta quei segnali elettrici e ne tira fuori file che sono su un server, cioè su una macchina da qualche parte nel mondo e che distribuisce questo e centinaia e centinaia di migliaia di altri ebook a chi li compra. E l’ebook è sempre un file che un dispositivo come un ebook reader interpreta e mostra come una sequenza di parole a chi ha comprato quell’ebook.
Resta comunque qualcosa di immateriale che a volte riesce a meravigliare e stupire. Un po’ perché questa tecnologia è pazzesca. Accedi a un catalogo, visioni anteprime, leggi trame, guardi copertine, storci il naso davanti a titoli, sorridi davanti a certi ebook e di altri non saprai mai nulla. Ed è pazzesco perché chi avrebbe mai detto che un giorno degli impulsi elettrici si sarebbero trasformati in parole che tutti avrebbero potuto mettere insieme e distribuire? Pazzesco perché al di là della tecnologia, un ebook può anche farti piangere, cambiare il tuo umore.
L’ebook famoso e quello che nessuno troverà mai hanno la stessa essenza. Si compongono di una serie di impulsi elettrici che risiedono più o meno su una serie di macchine (magari proprio sulla stessa) da qualche parte nel mondo.
Immettere un nuovo ebook nel mercato… pubblicare, eh? Ha quasi poco senso. Magari è facile. Premi un pulsante su una pagina di un sito internet che carica questo famoso file che prende dal tuo computer, lo analizza e lo mette a disposizione degli utenti registrati alla piattaforma, dietro pagamento di una moneta elettronica altrettanto immateriale, ma un po’ più reale, certo, pur sempre virtuale. Non è come quei videogiochi nelle sale dove mettevi la moneta da cento lire e giocavi con un personaggio avendo tre vite a disposizione. La cento lire aveva la sua forma, il suo peso, una moneta elettronica come è fatta?
Alla fine un book store è come il mare. Ci sono tante gocce che compongono il mare, ma si potrebbe distinguere una goccia dall’altra? Non direi. A livello molecolare forse sì, a livello atomico, ma una sola goccia è un insieme così infinito di molecole che se pensiamo al concetto estendendolo a livello di mare o, peggio ancora, di oceano, non ne usciamo più vivi, restiamo storditi.
A volte è più difficile pubblicare. Vuoi che sia tutto perfetto. Che non ci siano parole fuori posto o sbagliate, o concetti poco chiari, che la storia sia emozionante.
Eppure l’ebook è solo un ebook.
Un lettore passa del tempo con te che potrebbe essere minimo. Se il testo non gli piace dopo qualche pagina chiude il libro e passa a un altro, ma potrebbe anche succedere che dopo la pubblicazione che tanto ti mette in ansia perché sarai giudicato, non accade assolutamente nulla. Quei bit restano su quella macchina al di là dell’oceano e si perdono dentro l’infinito archivio e nessuno ti troverà perché non ti troverà o perché non ti riterrà interessante.
La vita è breve. Gli ebook lo sono ancora di più.
Se a te emoziona un passaggio di un libro, magari a qualcun altro produce solo uno sbadiglio.
Fatto sta che un ebook è solo un ebook. Niente più niente meno.
Non ti agitare, non restare male se non succede nulla, se tua sorella che scriveva anche lei non ti leggerà, o se ti chiederà di leggerti, alla fine leggerà i libri di altri perché, ricorda, un ebook è solo un ebook. Niente più niente meno.
E ti toglie il piacere di soffermarti a guardare tutti i libri di ogni forma, dimensione e colore, allineati nella libreria, una cosa che io, per esempio, amo fare in casa mia e in quella degli altri. 🙂
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