Quando ho sentito parlare per la prima volta di House Of Cards da un collega, non mi ci sono applicato molto. Gli americani producono moltissime serie televisive e starci dietro a tutte non è possibile. In genere ci riescono bene, rispetto a quelle italiane. L’abisso è notevole. Certo, non tutte le serie americane sono degne di nota o non tutte sono il mio genere e, immagino, qualche buco nell’acqua lo facciano anche loro.
Poi è arrivata Netflix e dopo un mese mi ci sono abbonato considerando il fatto che era in streaming, senza impegni, il primo mese gratuito e possibilità di disdire con un clic quando si vuole, possibilità di comprare carte prepagate per rinnovare l’abbonamento e quindi mi ci sono trovato dentro.
Una settimana a Londra e ho iniziato a guardare House Of Cards. E che ve lo dico a fare! È diventata una droga. Gli inglesi hanno il termine specifico per una roba del genere: binge watching, cioè, per l’appunto, guardarsi un episodio dopo l’altro senza più smettere. Un po’ come mi è successo con Lost. Gli americani sanno il fatto loro.
Ma la serie televisiva House Of Cards è la nuova versione americana di una vecchia serie, con lo stesso titolo, inglese, tratta dall’omonimo romanzo di Micheal Dobbs, autore inglese.
Di cosa parla questa serie TV? Della politica e di tutti i retroscena: intrighi, omicidi, corruzione, scambi di favori, segreti e chi ne ha più ne metta. E, come dicevo, è fatta in modo perfetta, sia come storia che come personaggi che come interpretazione sia dei personaggi principali Frank e Claire Underwood (interpretati dai bravissimi Kevin Spacey e Robin Wright) che di quelli secondari recitati da Kate Mara, Neve Campbel.
Inoltre, ha qualcosa ancora di più forte, ovvero, la tensione, l’attenzione e il tiro non scemano dopo la prima serie, no, si mantiene sempre alto e non è semplice. Di solito è la prima stagione di una serie TV quella più bella. In questo caso no. Sono tutte e quattro a mantenerti vigile e interessato.
Il 6 luglio esce il cofanetto che raccoglie le prime quattro stagioni. A marzo, sempre su Netflix, arriverà la quinta stagione.
Ma com’è rispetto alle serie TV italiane? Cosa? Ma di che vogliamo parlare? Non fate le battute, dai. 😀