
L’ultimo giro di valzer è l’ottimo romanzo scritto a quattro mani da Morena Fanti e Marco Freccero. Quattro mani che non si notano affatto. La bravura è stata tale da non riuscire a rendersi conto quando una scena è stata scritta da Freccero piuttosto che da Fanti. Solo un lettore appassionato delle letture dei due autori può rendersi conto in pochissime scene quale mano sta portandoci attraverso la storia, come è successo a me. A volte basta un verbo.
Ma veniamo alla storia.
Questo romanzo parla di vita quotidiana, parla di coincidenze, parla di scelte che condizionano l’esistenza, parla di egoismo, di solitudine, di incertezze, parla di come le intenzioni che si hanno cambiano quando ci si cala nella realtà. Michele è il fulcro della storia che spinge alla conoscenza di due donne diverse, nemiche e rivali sconosciute, ma che diventano amiche e poi… E poi c’è da leggere il libro. Durante la storia verrà fuori che le due donne, Alessandra e Francesca, che abitano a Bologna e Reggio Calabria, scoprono di non conoscere affatto Michele. Si scava nelle reazioni complesse del legame umano, della fiducia, questa benedetta fiducia che regola il mondo e che ho scoperto sempre di più col tempo essere difficile da dare e che quando si rompe si vorrebbe cancellare tutto ciò che si è condiviso e sparire, perché si è bruciato prezioso tempo che non tornerà più. Questi rapporti veri e non semplici ci portano a seguire le vicende dei tre personaggi pagina dopo pagina fino a un finale non scontato, originale.
Onestamente lo consiglio. Gli autori hanno scritto una storia interessante.