non leggere fa bene alla salute

"Cien anos de soledad"

(CC) Rosy: nessuna modifica dell’immagine: licenza

Articolo ispirato a quello di Marco Freccero sul perché non si legge.

Perché mai uno dovrebbe leggere se oggi ci sono così tante fiction italiane che vogliono insegnarti qualcosa e che vogliono farti la morale, intrattenerti? Una mia zia diceva che guardava una certa fiction in TV perché così ogni sera stava lì a piangere. Ecco, vedi. Perché devi leggere se puoi piangere ed emozionarti davanti a un capolavoro italiano?

Perché mai un bambino dovrebbe leggere se ci sono i giochi di Android e gli YouTuber che stanno tutto il tempo a giocare anche loro, a fare video su YouTube dove spiegano come si gioca, quali sono i trucchi per superare un livello e poi dicono tante male parole… e poi magari una grande casa editrice (visto il grandissimo seguito di iscritti al loro canale YouTube) gli pubblica la biografia?

Stiamo scherzando o cosa?

Ma leggere è una gran perdita di tempo. Dove stanno sti grandi autori italiani? Dove stanno questi grandi autori?

Fin qui l’articolo era inteso in senso ironico. È chiaro che ci sono bambini che leggono e persone che la TV manco la guardano più.

Perché non si legge? Perché ci sono alternative che impegnano il cervello, bombardano il cervello quando si ha tempo libero. I giochi per Android su tablet e smartphone sono una droga, soprattutto quando poi si inziano a seguire YouTuber e si resta connessi a usare un dispositivo anche 8 ore di fila mangiando in maniera frettolosa 10 minuti massimo per tornare a farsi di dose tecnologica, come fa mio nipote di 11 anni e che se gli stacchi il WiFi si mette a piangere come se gli avessero ucciso la madre e te lo fai nemico. Nemmeno ci parlo più con mio nipote, tanto si sa che dopo i sei o sette anni li perdi. Una volta mi implorava di portarlo all’acquario, oggi non scende manco più se non coi suoi amici dove impara terminologie di volgarità che forse nemmeno un adulto conosce, ma questa è un’altra storia.

Forse non si sa leggere. Non si sa cosa è davvero la lettura. Viene vista come un qualcosa di troppo impegnativo, eppure ci sono così tanti testi, di vario livello: impegnativi e non, per tutti i gusti. Non si sta dicendo di comprare 50 libri l’anno, ma anche uno o due. Se un bambino a 11 anni non vuole, se la prende a male solo se gli chiedi se puoi regalargli un libro che sceglierà lui, allora il problema è molto più affondo se non fa nessuna attività (niente sport, niente passeggiate, niente studio, niente di niente) oltre il piantare lo sguardo su uno smartphone Android. Questo bambino soffre di depressione? Lasciamolo pascolare e se gli ineterssa leggerà lui quello che vuole quando vorrà. Dovrà trovare da solo lo stimolo che adesso non ha.

Se un adulto non legge è perché ha altri stimoli. Viene bombardado in modo diverso o decide per conto suo che fiction e show televisivi lo rilassano di più. Siamo o non siamo liberi di scegliere? In genere la scelta di fare o non fare qualcosa deriva dalla conoscenza di quel qualcosa, ma oggi non è tempo di fare filosofia o approfondire l’argomento. Nulla cambia rispetto a chi ha voglia di leggere o meno.

E come il bambino, così anche l’adolescente o l’adulto.  È chiaro che se non ha mai letto è probabile che mai leggerà, ma chi se ne importa? Non è che poi possa diventare peggiore non leggendo o migliore leggendo. È tutto relativo. Metti che uno legge Le sfumature, cosa gli cambia nella vita?

Tutto è relativo. Decisamente relativo.

Forse è il caso di concentrarsi solo su chi vuol leggere e farsi consigliare o condividere le proprie letture, senza arrecare mai fastidio.

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2 pensieri su “non leggere fa bene alla salute

  1. Tu hai un nipote, io ho due figli nelle condizioni che hai descritto! Tristissimo: ho appena letto il tuo post a mio marito cercando una giustificazione, tipo “mal comune mezzo gaudio”, ma lui giustamente mi ha detto che questo non riduce il problema ed è vero, ahimè! Uno dei due, figli, tuttavia, legge tantissimo e questo mi consola, non solo legge, lui “divora” i libri, addirittura si aliena dal resto del mondo per immergersi nella lettura, il che lo porta all’eccesso opposto! Ma meglio “drogarsi” di libri che di video, videogiochi e, dio mio! Youtuber! E siccome sono una mamma moderna, a febbraio ho accompagnato i miei figli al romics di Roma, evento pazzesco nel quale abbiamo rimediato un sacco di autografi dei migliori youtuber sulla piazza! Ma pensa te!

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    1. È il nipote più grande si è comprato il libro demenziale scritto da uno YouTuber, l’altro l’ho convinto a prendere un libro divertente e bello, almeno così si presentava: Questa scuola non è un albergo, ma non se lo sta leggendo comunque mah misteri

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