Oggi qualcosa è stata quasi conclusa: la copertina del secondo volume de “Le parole confondono” è quasi chiusa. Basta modificare la dimensione del titolo e forse cambiare immagine. È stata pure individuata. Poi resta lo scoglio più grosso: editing e beta letture varie. Più che uno scoglio è il monte Everest dieci volte più esteso. Ma questo è ancora nulla in confronto all’impatto che avrà quando sarà finito e pubblicato. Potrebbe non succedere nulla, giusto?
Ho fatto due sessioni di correzioni sul capitolo 14 del romanzo in fase di quasi conclusione. Ora sono a pagina 151 all’inizio del capitolo 15. Si ho fatto poco cose. Appena 20 pagine, ma l’editing non si riesce ad acceleralo troppo. A volte scorre quando il testo già va bene e dipende pure da quanto uno sia stanco o meno.
Bellissima la scena della presentazione in libreria. Liberatoria. Questo romanzo mi piace, fa ridere ed è molto fuori dalle righe. I personaggi stanno venendo su bene più o meno.
Oggi ho letto sul Kindle un po’ de “L’uomo di Marte“. C’è stato un momento in cui l’ebook è costato quanto il mio “Joe è tra noi“: 2,99 euro. E infatti in quel frangente l’ho preso. Non sa mai come va a finire coi romanzi Newton&Compton: non se ne parla quasi mai bene. Sono quasi alla fine. Mi mancano un paio d’ore di lettura mi dice il Kindle e il romanzo ammetto che non è male.
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