diario scrittorio: mercoledì 17 febbraio 2021

Eccoci di nuovo al giorno 17. Sono passati undici mesi esatti da quando scrissi i primi paragrafi di quello che poi è diventato il work in progress del settimo volume della serie “Le parole confondono”. Non credo di aver scritto per undici mesi di seguito tutti i giorni.

Anzi, undici mesi fa, credo di aver abbozzato un paio di pagine e poi di essermi chiesto, i giorni a venire, se davvero volevo iniziare un nuovo romanzo o editare quello già concluso che tratta di tutt’altro e che non ho più editato. È finito, ma non l’ho più toccato. Non ho voglia.

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diario scrittorio: lunedì, 21 marzo 2016

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Come passa il tempo, vero?

Il 21 marzo. Data importante, no?

Il 21 marzo rappresenta il primo giorno della primavera, ma chi ha letto il mio romanzo “Le parole confondono” sa bene che oggi, più precisamente nella notte che spinge il 20 marzo verso il 21, Andrea Marini, il protagonista della storia, subisce un grande torto.

Uno dei tanti, ma di sicuro il più violento di tutti, il più indesiderabile. Eppure Andrea non se ne rende conto, ma è forte, saprà uscirsene, o forse no?

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diario scrittorio: domenica, 13 settembre 2015

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Concludo questo fine settimana in maniera abbastanza positiva. L’editing di uno dei prossimi due romanzi che pubblicherò è andato avanti abbastanza bene. Ho quasi riannodato i nodi che avevo perso lasciando a sé e interrompendo la scrittura dell’opera qualche mese fa. Ora  si tratta di finire di editarla e aggiungere le scene che mancano.

In questa fase ci sono alcuni cattivi che stanno sfidando altri cattivi che sono alla deriva.

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diario scrittorio: mercoledì, 9 settembre 2015

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Ho creato il logo per la rubrica “Diario Scrittorio”. Nulla di ché. Ma serviva.

Oggi solito editing. Ho sistemato un dettaglio che mi è venuto a mente stamattina. Avevo cambiato un paragrafo nel capitolo 14 e aggiunto un aggettivo. Questo dannato aggettivo creava una incongruenza con il finale della scena. Rimosso.

Più edito e più mi divertono questi personaggi. I dialoghi. Adoro i dialoghi, soprattutto quelli che creano tensione, quelli che sono un po’ su le righe, dove i personaggi di questo romanzo quasi si insultano, si provocano e quando lo fa un personaggio come Barbara (che usa certi modi di parlare forti già dal primo capitolo) è uno spasso. C’è tantissimo potenziale in questa ragazza che non si lascia mettere i piedi in testa da nessuno. È sicura di se come non mai.

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diario scrittorio: martedì, 8 settembre 2015

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Oggi qualcosa è stata quasi conclusa: la copertina del secondo volume de “Le parole confondono” è quasi chiusa. Basta modificare la dimensione del titolo e forse cambiare immagine. È stata pure individuata. Poi resta lo scoglio più grosso: editing e beta letture varie. Più che uno scoglio è il monte Everest dieci volte più esteso. Ma questo è ancora nulla in confronto all’impatto che avrà quando sarà finito e pubblicato. Potrebbe non succedere nulla, giusto?

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diario scrittorio: lunedì, 7 settembre 2015

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Ho concluso l’editing di un romanzo iniziato due anni fa durante una sessione del NaNoWriMo (che ho vinto scrivendo la prima parte della storia) e portato avanti durante il CampNaNoWriMo (aggiungendo altre 20’000 parole). Cioè ho concluso parte di editing. Quello che faccio normalmente prima di completare del tutto un’opera. A un certo punto sento la necessità di tornare indietro su quanto narrato fino a quel momento. Ripartire dal primo capitolo e rileggere, eliminare gli aggettivi inutili, i sinonimi in eccesso (ne ho eliminati due in un sol colpo qualche pagina fa: rapido e veloce), capire dove sto andando a parare, vedere un attimo se i personaggi sono vivi, se hanno una storia del loro passato, se fanno cose sensate.

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Londra: 31 dicembre 2012

Eccomi per il resoconto di fine anno.

Londra stamattina si è svegliata con la pioggia. Un cielo coperto e brutto… E io non avevo gran voglia di andare in giro con questo cielo grigio e piovoso e forse anche perché era il 31 dicembre. Questa data mi mette addosso sempre una strana sensazione, ricordandomi tutte le cose che non ho fatto e che negli anni continuo a non fare.

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