Come passa il tempo, vero?
Il 21 marzo. Data importante, no?
Il 21 marzo rappresenta il primo giorno della primavera, ma chi ha letto il mio romanzo “Le parole confondono” sa bene che oggi, più precisamente nella notte che spinge il 20 marzo verso il 21, Andrea Marini, il protagonista della storia, subisce un grande torto.
Uno dei tanti, ma di sicuro il più violento di tutti, il più indesiderabile. Eppure Andrea non se ne rende conto, ma è forte, saprà uscirsene, o forse no?
Ma cos’è “Le parole confondono“? Nel 2013 era solo un romanzo pubblicato il mese di giugno. Ricordate? Lo avete letto?
È una mattina come tante a Milano, tranne che per Andrea, fermo sulle terrazze del Duomo, deciso a lanciarsi nel vuoto. La sua vita è arrivata a un punto di rottura.
Scavando nel suo passato, scopriamo la sua storia: quella da adolescente all’ultimo anno delle superiori, in una Napoli che gli si incolla addosso con un evento traumatico, e quella da venticinquenne, in una Milano nebbiosa e troppo affollata che lo costringe a prendere in mano le redini della sua esistenza e darsi da fare.Se a Napoli viveva la sua dimensione di adolescente irrequieto, a Milano sarà l’amicizia con Francesco a consentirgli di orientarsi in una città a tratti ostile. Qui dovrà ripartire da se stesso, affrontando un segreto che credeva sepolto e dimenticato, ma sarà una scoperta sconvolgente sul suo migliore amico a spezzare quel precario equilibrio faticosamente raggiunto.
Può un’amicizia resistere a un terribile segreto?
Oggi è diventato qualcosa di più. È un progetto più elaborato. Proprio mentre scrivo questo articolo alcune persone fidate stanno leggendo il secondo libro tratto da questa idea e mi stanno aiutando a migliorarlo man mano, mi comunicano le loro impressioni a caldo. Lo leggono in punti diversi. Qualcuno è più avanti, qualcuno più indietro e ci si confronta un po’ per volta, in modo che queste letture stratificate migliorino ancora di più il testo. Non mi azzardo a dare una data, ma ho in testa di far vedere luce all’ebook quanto prima. Possibilmente prima di giugno.
Il secondo volume de “Le parole confondono” non dovrebbe essere l’ultimo libro legato a questa “serie”, ma non perdiamoci in chiacchiere. Cosa ho di concreto per le mani adesso? Per il momento, una prima clip video di pochi secondi, altre le devo sistemare, ma sono pur sempre molto vicine a definirsi pronte. Ho il titolo (quello c’era da un bel po’), la copertina definitiva, manca ancora qualcosa, ovvero la descrizione intrigante della storia, quella che va messa sul bookstore per far capire a chi si imbatte nel titolo di cosa si parla nel testo e per spingere all’acquisto.
Nell’attesa di un responso definitivo dai miei beta lettori, ho ripreso un romanzo che ho scritto tramite sessioni di NaNoWriMo e CampNaNoWriMo. Un romanzo in cui ci sono diversi personaggi che incrociano le loro vite. La storia non l’ho scritta per intero, anche se c’è gran parte della stessa, manca quello che succederà quando tutti i personaggi giungeranno al punto di non ritorno. È un romanzo pieno di gente inquietante, da cui chiunque di noi vorrebbe stare lontano per almeno 100 motivi, un tema ricco di ricatti, violenza, sesso, in un contesto solido e ragionato. Seguire le vicende di tutti questi personaggi non sarà un problema perché ho pensato il testo in modo da trascinare dentro la storia. Alcuni di questi protagonisti ne usciranno molto male, altri raggiungeranno il loro obiettivo a discapito di altri, qualcuno si perderà in quello che è un problema che si riscontra sempre di più oggi: fare del male solo per impiegare il tempo. La storia tocca da vicino molti fatti che sono stati e che ancora sono alla ribalta sulle pagine di cronaca nazionale, assieme ad altre storie e altre ancora. Trame e sottotrame che abbracciano una tematica di più ampio respiro. È un romanzo “corale” che sputa sangue, almeno ci prova, si carica anche di tantissima ironia, ma si sa bene che l’ironia non è facile da trasmettere.
In ogni caso spero di finirlo definitivamente senza interrompere di nuovo per riprenderlo poi tra mesi, ma sono andato molto oltre con l’articolo di oggi, anche perché volevo parlare un po’ di più del secondo volume de “Le parole confondono”. Lo voglio pubblicare e magari portare anche a termine il terzo libro di questa “serie”.
Solo che serve una pausa dai personaggi, almeno ogni tanto.
C’è da districarsi tra idee, impegni vari e problemi personali e quotidiani. Riuscirà il nostro eroe nella sua colossale impresa? Vi prego di fare il tifo per me perché sapete bene che io prima di fare clic sul pulsate “pubblica” impiego anni. E, infatti, sto editando il secondo volume da diversi mesi, dopo averlo lasciato a riposare più di un anno. A causa delle tematiche troppo forti non mi sentivo neanche pronto a rileggerlo, figurarsi a mettermi a lavorare su questo lungo testo e pubblicarlo, ma ora non posso tirarmi indietro. Ho preso in impegno coi miei lettori, con un lettore in particolare.
Riuscirà il nostro eroe nella sua colossale impresa?
Ai posteri l’arduo riscontro.
Certo che ci riuscirà! 🙂
Sei una macchina macina idee-scritte! E la cosa bella è che sono tutte buone! 🙂
Però, è vero, c’è da faticare, da non arrendersi di fronte alle difficoltà, da avere pazienza, insomma tanto da lavorà!
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Un giorno, magari 100 anni dopo la mia morte, diventerò un classico moderno. 🙂
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No no, impegnati, che io voglio batterti le mani dalla terra! 😛
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