È un po’ che non esco con questa rubrica. Cosa sto scrivendo?
In effetti sto leggendo molto e ho dedicato 4 mesi a un romanzo ex novo, cosa che non credevo possibile per alcuni motivi.
Quali?
Ecco, ho già alcuni romanzi avviati, ma non completati e non perché non mi piacciano, solo che sono abbastanza indisciplinato, non riesco a resistere molto con un tipo di storia, lo so che sembra pazzesco. Uno dovrebbe concentrarsi e portare a termine un romanzo alla volta, lo so bene, altrimenti c’è il rischio di non concludere più nulla perché si inizia sempre una nuova storia e la si interrompe sul più bello, senza sapere se si arriverà a terminarla e quando.
Il romanzo che ho iniziato il 14 giugno scorso e concluso il 7 ottobre veniva fuori da una lunga attesa di eventi, pensieri e cose della cronaca che mi ronzavano in testa da un paio di anni. Non potevo più smettere di rimandare, anche se preme il terzo volume de “Le parole confondono” (il primo della serie è in offerta fino al fine mese). In realtà, dovrei assolutamente dedicarmi alla promozione del secondo volume (“Certe incertezze“), pubblicato lo scorso maggio. Un bel romanzo, con temi belli impegnati, storia di amore, amicizia, tradimento, violenza, crescita, un romanzo di formazione abbandonato a sé. Una tragedia in atto questo abbandono, come se non mi fosse costato ideare l’intero impianto narrativo, rivederlo, risistemarlo, cambiare tutta una serie di cose, concluderlo, editarlo e rieditarlo per ben dieci volte.
Non so stare fermo senza scrivere, senza correggere. I testi che non ho ancora concluso ogni tanto li rileggo e li edito, a volte ci aggiungo un capitolo, ma sono testi molto delicati per le tematiche che tratto. Eh, lo so, mi spiace di non riuscire a scrivere un testo di 100 pagine dove si parla del nulla e dove non si approfondiscono i personaggi, ma davvero non ci riesco, anzi le mie tematiche tendono sempre verso discorsi impegnati, ma delicati, scritti con leggerezza, mostrati, più che detti.

Ora che ho finito un nuovo romanzo, sono subito tornato a mettere mano al terzo volume de “Le parole confondono”, dove, stavolta, sarà Giulia a raccontare la sua storia personale. La storia inizia dentro un Caffè Costa vicino Oxford Street a Londra, dove Giulia dopo essersi più o meno abituata a pochi giorni di vita a Londra inizierà a sentire che… Non posso svelarvi come finisce il primo capitolo di questo nuovo inedito volume. Bisognerà, per chi interessato, attendere.
Spero solo di metterci poco a finire il libro, che già è scritto per più della metà. Faccio riposare quello nuovo appena concluso, prima di editarlo e proseguo su questo.
Vorrei pubblicare il nuovo per novembre e il terzo volume di questa serie per Natale, o magari entro i primi mesi dell’anno nuovo. Siccome è ambientato a Capodanno, dovrei in teoria pubblicarlo per Natale, ma già so che il tempo a disposizione non riuscirò a gestirlo in maniere ottimale, ho fatto una stima ottimistica dei tempi di pubblicazione. Ho pronto tutto, manca solo l’editing del nuovo romanzo, la scrittura delle ultime scene del terzo volume e conseguente editing.
Ho copertina di tutti e due. Titolo e booktrailer. Ho addirittura un booktrailer particolare dove si parla di tutti e tre i libri della serie. Mi servirebbe sono una mano a ingranare e poi avrei tanto bisogno di un esperto di immagine/marketing che mi aiutasse a non rendere vani questi sforzi che sono apprezzati sì, ma che andrebbero resi noti di più. Come? Eh, non lo so.
Domandone
Vorreste che pubblicassi prima il nuovo romanzo ambientato a Napoli o il terzo volume della serie “Le parole confondono”?
Dovrei concentrarmi sull’editing di quello nuovo in modo da “congelarne” le modifiche oppure tenermelo pronto a pubblicazione avvenuta del terzo volume della serie “Le parole confondono”?
Immagino che qualcuno dirà: “Li voglio tutti e due per Natale”. 🙂
Ma tu sei la Ferrari del self-publishing, altro che King! 🙂
Direi il nuovo romanzo ambientato a Napoli…
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Ma King riesce a promuoverseli i romanzi 🙂 sarà pure che lo aiutano però 🙂
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