la scrittura è sentirsi…

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sentirsi… sentirsi… soli?

Può darsi. Sono passato per vari stadi della scrittura, ho imparato negli anni e ancora imparo quotidianamente, senza sosta, da errori, da sensazioni sbagliate. Spesso ho lasciato molto spazio a chi aveva sempre qualcosa da dire sentendomi come un citrullo che ha bisogno di costanti certezze.

La scrittura è un fiume in piena che ci travolge per la varietà degli atteggiamenti delle persone che si incontrano nel tempo e per il modo in cui si interagisce con gli stessi.

A volte, tra mille situazioni e pensieri incoerenti, devo aver anche fatto scappare le persone da me senza rendermene conto. Forse anche per un mio atteggiamento (non reale) di estrema sicurezza o insicurezza.

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diario scrittorio: martedì, 16 maggio 2017

Qualcuno avrà notato che sono due settimane in cui non ho scritto nemmeno un articolo per il blog.

Ho avuto un po’ da fare. Sono stato in giro. Molto in giro, mentre disperavo di non poter scrivere, completare il romanzo iniziato circa sei anni fa e di non poter tornare a editare il terzo libro della serie “Le parole confondono“. Ma mi sono divertito tanto quindi non ho scritto, e sono stato benissimo.

Nel mentre ho avuto un’altra idea, diciamo che c’è sempre stata. Un modo per decantare l’amore che ho per una certa città. E, infatti, due giorni prima di ripartire sono andato in giro per vari negozi e ho comprato un quadernetto carino dove ho iniziato a scrivere, in mancanza di un PC, a mano i motivi per cui val sempre la pena di tornare in un certo luogo. Dovrei aggiungere un motivo al giorno, motivi brevi, ovviamente. E diventerà non un romanzo, ma un saggio da pubblicare un giorno.

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idee: da dove vengono fuori?

(c) Alessandro Pinna / Flickr
(c) Alessandro Pinna / Flickr

Qualcuno si chiederà: ma se uno come questo qui scrive 500 pagine di un romanzo da dove tira fuori tante idee?

Allora, premesso che non bisogna scrivere per forza così tanto per farti venire le idee, devi comunque sapere dove vuoi andare a parare, se stai usando un pretesto per parlare di certi argomenti. E dai non guardatemi storto, perché non è certo una novità che qualcuno usi una sorta di ambientazione della storia partendo da qualcosa che serve solo per parlare d’altro. Lo fanno anche i comuni signori pubblicati dalle signore case editrici di cui TU lettore compri quei cosi chiamati BEST SELLER.

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Dagli il via

Sapete qual è sempre stato il mio desiderio più grande?

Fare lo scrittore direte voi, giusto?

Sì, ma lo scrittore che viene letto… Amo la musica di Baglioni, la sua evoluzione stilistica, la complessità delle sue composizioni, dei suoi testi. Sceglie le parole giuste, il ritmo giusto. Sono stato ai suoi concerti e se dovessi andare via dall’Italia sarebbe una cosa che mi mancherebbe da morire.

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