
Non c’è più il vecchio King!
La storia che ci presenta Stephen King ne L’istituto ha tutte le premesse per essere una storia superbamente narrata. Ci sono dei bambini, degli adolescenti, che subiscono il male da parte degli adulti. Vengono rapiti e sottoposti a esperimenti come cavie per un bene supremo. Ci sono i buoni, ci sono i cattivi, come ne L’ombra dello Scorpione, ci sono i poteri psichici come in L’incendiaria, ma l’autore, a differenza degli stupendi romanzi che ci ha regalato in passato, oggi non riesce più a sfiorare la superficie, fa un uso abbondante di stereotipi legati anche alla produzione cinematografica statunitense di bassa qualità, dove sparatorie e morti fanno “scena”.
Il finale richiama alla memoria lo stesso finale di The Ousider, altra vicenda dove dei personaggi non c’è traccia. Si resta sempre in superficie.