
Da scrittore quale sono ho letto molto nel 2022. Non ho finito tutti i libri che ho iniziato e ho letto un super mattone di quasi 300 mila parole di cui sconsiglio la lettura.
Da scrittore quale sono ho letto molto nel 2022. Non ho finito tutti i libri che ho iniziato e ho letto un super mattone di quasi 300 mila parole di cui sconsiglio la lettura.
Spesso, scegliere il titolo giusto per un romanzo, è qualcosa di difficile. Altre volte è molto semplice. Difficile quando si desidera in qualche modo permettere a un lettore di avvicinarsi al nostro libro incuriosendolo, trasmettendo addirittura delle sensazioni specifiche che si leghino alla trama e, al tempo stesso, cercando di essere originali, unici, al fine di essere identificati come l’autore o l’autrice di un certo testo.
Continua a leggere “L’originalità di un titolo: “la verità sul caso” e “la ragazza che””
In una New York fervida e sontuosa vivono quattro ragazzi, ex compagni di college, che da sempre sono stati vicini l’uno all’altro. Si sono trasferiti nella metropoli da una cittadina del New England, e all’inizio sono sostenuti solo dalla loro amicizia e dall’ambizione. Willem, dall’animo gentile, vuole fare l’attore. JB, scaltro e a volte crudele, insegue un accesso al mondo dell’arte. Malcolm è un architetto frustrato in uno studio prestigioso. Jude, avvocato brillante e di enigmatica riservatezza, è il loro centro di gravità.
Nei suoi riguardi l’affetto e la solidarietà prendono una piega differente, per lui i ragazzi hanno una cura particolare, una sensibilità speciale e tormentata, perché la sua vita sempre oscilla tra la luce del riscatto e il baratro dell’autodistruzione. Intorno a Jude, al suo passato, alla sua lotta per conquistarsi un futuro, si plasmano campi di forze e tensioni, lealtà e tradimenti, sogni e disperazione. E la sua storia diventa una disamina, magnifica e perturbante, della crudeltà umana e del potere taumaturgico dell’amicizia.
Come accade di rado, da una inconsueta immaginazione narrativa si è distillato un oggetto singolare: un romanzo classico e al tempo stesso modernissimo, capace di creare un mondo di profonda, coinvolgente umanità.
Dalla trama sembra interessante, vero? Il titolo non male, e la copertina pure. Però! C’è un però. Non è stato indicato un trafiletto necessario: “Questo libro contiene materiale molto sensibile e può impressionare chi non è abituato a continue e pesanti scene di autolesionismo e sangue”.
Continua a leggere ““Una vita come tante” di Hanya Yanagihara”
Il romanzo “Progetto Abduction: la serie completa” di Riccardo Pietrani comprende l’insieme dei quattro volumi “Missing Time”, “La Caccia”, “L’Artefatto di San Michele” e “Oltre il Varco”.
Partiamo dalla sinossi:
Federico Bonfanti, un giornalista brianzolo e noto debunker, viene contattato da Augusto Palanca, guru di un gruppo di persone vittime, a loro dire, di un rapimento alieno. Palanca, nonostante dei trascorsi tutt’altro che rosei con Federico, chiede di essere intervistato, rivelando senza pudore che la sua è tutta una montatura finalizzata a racimolare donazioni. Questa confessione è un lascito al giornalista, in quanto Palanca ha intenzione di fuggire in un paese senza estradizione a godersi i suoi soldi.
Entrambi, però, dovranno presto ricredersi. E scopriranno che il fenomeno delle abduction esiste eccome e cela una verità tanto misteriosa quanto terrificante.
Continua a leggere ““Progetto Abduction: la serie completa” di Riccardo Pietrani”
Sono sempre stato affascinato dai romanzi particolari, e il romanzo “La svastica sul sole”, il cui titolo originale è “The man in the high castle”, lo è. Pubblicato nel 1962, risulta moderno, ben scritto, interessante.
Fa parte dei romanzi distopici, tecnicamente una ucronia, un sottogenere della fantascienza.
Continua a leggere ““La svastica sul sole” di Philip K. Dick”
Questo romanzo, perché di un romanzo si tratta, parla di una rapina a un treno. Si tratta di un romanzo storico ben scritto e coinvolgente e si riferisce a un fatto veramente accaduto.
Non so se l’autore si sia attenuto in maniera molto fedele ai fatti dell’epoca, parliamo di una Londra del 1855, ma a me è piaciuto il modo di raccontare le vicende. I fatti li ritengo verosimili, ma anche se fossero stati inventati dal primo all’ultimo, il modo di narrare la storia è così accattivante che poco importa. Non stiamo leggendo il resoconto reale del fatto, anche se viene presentato in questi termini, ma un romanzo. Un gran bel romanzo che vale la pena di leggere se ancora non lo avete fatto.
Continua a leggere ““La grande rapina al treno” di Michael Crichton”
A volte, passano anni prima di leggere un libro (in questo caso un e-book) comprato.
“Come l’insalata sotto la neve”, di Luca Gallo, è stato uno dei primissimi romanzi in e-book comprati nel lontano 2012. Si finisce sempre per prendere altro e poi altro e poi altro ancora e non si legge quanto già si possiede. Diventa un peccato quando poi occorre così tanto tempo per far sapere che un libro è piaciuto. E, forse, l’autore non lo verrà mai a sapere.
Continua a leggere ““Come l’insalata sotto la neve”, di Luca Gallo”
Dopo diversi mesi dall’uscita del nuovo romanzo di Elena Ferrante mi sono chiesto se questo testo potesse piacermi come la tetralogia dell’amica geniale, storia che ha avuto un successo planetario, libri da cui hanno tratto una serie televisiva con varie stagioni e che ha suscitato i giudizi più disparati sull’opera. C’è chi lo ha apprezzato, chi lo ha amato alla follia, chi lo ha odiato e ne ha parlato malissimo ma, senza negare il gusto personale solo perché diverso da quello degli altri, a me è piaciuto molto. Parlo sia della tetralogia che de “La vita bugiarda degli adulti”.
Ma oggi siamo qui per parlare di quest’ultimo.
Continua a leggere “La vita bugiarda degli adulti, di Elena Ferrante”
Qualche tempo fa ho letto un giallo di uno scrittore indipendente. Parlo di Francesco Zampa e del suo “Doppio omicidio per il Maresciallo Maggio” che ho apprezzato per la scrittura, per l’ambientazione e per la storia e per il modo in cui l’autore la racconta. Di recente, ho letto anche il secondo libro di questa serie, ovvero “C’è sempre un motivo, Maresciallo Maggio”.
Questo secondo libro è la raccolta dei tre racconti d’esordio del protagonista, ideati su misura per i concorsi di genere, il terzo dei quali fu pubblicato nel Giallo Mondadori n. 3061 (luglio 2012), come ci spiega Francesco Zampa nell’introduzione.
Continua a leggere “C’è sempre un motivo, Maresciallo Maggio, di Francesco Zampa”
Erano anni che non leggevo un romanzo così lungo come “Il quinto giorno”. Più di mille pagine.
Il testo si apre con il verificarsi di strani fenomeni legati al mare, scoperti inizialmente da una compagnia petrolifera che ha intenzione di installare alcuni impianti in una nuova zona. Per procedere devono verificare che sia possibile farlo senza creare danni ambientali, così ricorrono alle conoscenze scientifiche di un abile ricercatore, amico di una dipendente che segue il progetto. Scopriranno la presenza, sul fondale, di strani e voraci vermi.
Nel proseguire della storia si scoprono nuove anomalie sempre legate al mare, e la cosa si fa interessante. Balene e orche pacifiche che si trasformano in fredde assassine. Comparsa di strani granchi bianchi, sostanze velenose.
Tutto sembra condurre all’abuso che l’uomo ha fatto inquinando il mare e ogni cosa sembra collegata. Infatti sembra un po’ una storia moderna sulle conseguenze dell’inquinamento e la cosa ci sta tutta. È credibilissimo.